Eccellenza, il Mazzola batte la capolista Signa con un netto 3-1

Di Taflaj, Bonechi e Borri le reti biancocelesti. Il momentaneo pareggio degli ospiti opera di Nocentini

Di Redazione | 22 Settembre 2024 alle 19:30

Eccellenza, il Mazzola batte la capolista Signa con un netto 3-1

MAZZOLA: Fontanelli, Majuri, Vecchiarelli, Gucci, Barducci (Zanaj), Bonechi, Bouhamed, Camilli (Zeppi), Borri, Taflaj (Gjana), Boumarouan
A disposizione: Masiero Landozzi, Leonardi, Pasqualetti, Radice, Campera

SIGNA: Crisanto, Giuliani (Gianashvili), Capochiani (Tesi), Soldani, Nocentini, Franzoni, Tempesti, Dallai (Petronelli), Cioni, Coppola, Baggiani
A disposizione: Lauria, Colzi, , Wolf, Gennaro, Bianchi, Nicastro.

MARCATORI: Taflaj 17′ (M), Nocentini 57′ (S), Bonechi 72′ (M) Borri 92′ (M)
ANGOLI 5- 6
RECUPERO: 2′ T1, 6′ T2
ARBITRO: Edoardo pisaneschi sezione Pistoia
ASSISTENTE 1: Marco Liberatori sezione Arezzo
ASSISTENTE 2: Arianna Anello sezione di Piombino

La terza giornata di Eccellenza ha portato al successo il Mazzola del Mister Ghizzani, con un netto ma non facile 3 – 1, contro la capolista Signa.

Nel primo tempo la squadra biancoceleste si è mostrata da subito aggressiva, creando diverse occasioni da rete. Il vantaggio si concretizza al 17′ minuto con una grandissima azione in solitaria di Taflaj. Al 37′ il Mazzola si rende nuovamente pericoloso con l’attaccante Borri, che al termine di uno scambio con Taflaj, calcia in porta violentemente, la palla sfugge al portiere e sembra entrare, ma l’arbitro non convalida. Nel secondo tempo il Signa trova il pareggio al 57′ su un’azione da corner. Il Mazzola però non demorde e torna in vantaggio al 72′ con Bonechi, trovando successivamente nei minuti di recupero la rete della tranquillità grazie a Borri.

“Una partita difficile e studiata” Così il mister descrive l’incontro di domenica 22 Settembre. “Il Signa ha un sistema di gioco che io reputo molto efficace per questa categoria e questo tipo di partita. Noi siamo stati bravi nell’interpretazione, nell’aspettare e nel ripartire, anche quando il nostro cuore si è fermato per qualche minuto. Non mi piace parlare di punteggi o ambizioni precoci, ma questa partita poteva essere vista come il nostro primo bivio per capire chi siamo e cosa vogliamo fare”.

 



Articoli correlati