“Sono agitato. Mi metto sul divano, guardo i risultati e magari cerco di dormire un po’, ma non sarà facile e, immancabile, con qualche bottiglia di vino Orcia DOC”.
Attenderà così, incollato alla tv con un calice di Orcia doc in mano, Steven Slade, americano di nascita di LaGrange dello Stato di New York ma sanquirichese di adozione, l’esito del voto più importante della storia americana, come lui stesso lo definisce. Steven, ormai da una vita, è in Italia e da diversi anni ha scelto la Val d’Orcia, San Quirico d’Orcia, come casa. Ma quando il diritto-dovere di voto chiama, Steven risponde e non nasconde la sua speranza e le preoccupazioni riguardo l’esito di questo storico passaggio elettorale per gli USA e per tutto il mondo.
“In ballo ci sono 250 anni di democrazia – spiega Steven Slade -. Perché per la prima volta abbiamo un candidato che vorrebbe arrestare giornalisti, truccare le elezioni, deportare i migranti, anche quelli che sono lì legalmente… e quindi è molto importante. E poi sono convinto che in Europa e anche in Italia il nostro Governo si comporterà in modo diverso se dovesse vincere Trump”.
Steven non può che sostenere Kamala Harris, anche perché, ironia della sorte, l’americano trapiantato a San Quirico abita proprio nella casa che fu di Nilde Iotti, la prima donna Presidente della Camera e esponente del Partito Comunista Italiano.
Occhi puntati ai cosiddetti “Swing States”, gli Stati in bilico: tutti inquadrano la Pennsylvania come incognita assoluta che potrebbe risolvere questa equazione così complicata. Almeno secondo i sondaggi, ai quali però Steven e tutta America guardano con estrema prudenza viste alcune clamorose sorprese di anni addietro.
“Se Harris perdesse in Pennsylvania sarebbe grave. Però potrebbe anche vincere in North Carolina. non è detto, perché la differenza è entro un punto, mezzo punto percentuale un po’ in tutti questi Stati, per i sondaggi, se credi ai sondaggi – chiosa l’americano trapiantato a San Quirico -. Non bisogna dimenticare che nel 2020 davano a Biden una vittoria schiacciante, invece è stata abbastanza di misura, chi fa i sondaggi non vuole sbagliare per tre volte di fila quindi probabilmente i sondaggisti stanno aggiustando i calcoli, non è detto. Magari questa volta – conclude sorridendo Steven – sarà Harris la sottovaluta, può darsi, speriamo”.