Era sceso in campo chiedendo le primarie del centrodestra e ponendosi in continuità con l’amministrazione comunale uscente. Ha capito presto che avrebbe corso con il sostegno di 4 liste civiche, con nomi noti del recente passato e ponendosi, per sua stessa ammissione, come uomo del fare. Il verdetto delle urne per Massimo Castagnini è stato tranciante ed ora, dopo giorni di silenzio, l’ex presidente di Sigerico ha deciso di tornare a parlare, togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe.
Un risultato al di sotto delle aspettative, quali sono state le cause?
Un risultato molto diverso da quello che mi aspettavo e le cause possono essere molteplici. Probabilmente una candidatura non forte come si diceva e negli ultimi dieci giorni percepivo che c’era qualcosa che mi penalizzava, ma senza riuscire a capire fino in fondo cosa”.
Lei ha parlato anche di tradimenti, chi l’ha tradita?
“Più che tradimenti, sicuramente ci sono state scelte che sono andare da altre parti che hanno portato a questo risultato. Indipendentemente da chi ha tradito o meno, quello che dispiace, per come è il mio modo di pensare e di comportarmi, si vince e si perde tutti sempre insieme, invece non è stato così”.
Qualcuno non si è fatto vivo dopo il risultato elettorale?
“Diversi non si sono visti nè sentiti, ma tanti altri mi hanno dimostrato la loro solidarietà, a partire da semplici cittadini senesi”.
Con il senno di poi lo rifarebbe?
“Lo rifarei, probabilmente con un’organizzazione diversa, d’altra parte era la mia prima volta, non avendo mai avuto incarichi nè politici, nè sindacali, che sicuramente. Un’esperienza comunque importante per me stesso, per la mia “crescita” personale e sviluppo della sensibilità nei confronti di Siena e dei suoi cittadini. Lo rifarei sì, perchè non mi piace perdere e adesso devo impegnarmi a fare in modo che tutto quello che è stato costruito in questi mesi non venga gettato al vento. Questa è una cosa che mi chiedono tante persone”.
Chi e che cosa l’ha delusa di più?
“Quel senso di impotenza davanti a qualcosa che ti sta sfuggendo, che non riesci a frenare, a stringere a raccogliere, a far capire e conseguentemente il comportamento di talune persone che non è stato trasparente fino in fondo”.
Il 28 e 29 maggio andrà a votare?
“Certamente e invito tutti ad andare a votare, è un diritto/dovere a cui nessun cittadino si deve sottrarre”.
Per chi voterà?
“Al momento non posso dirlo, perchè devo consultarmi con alcuni amici che mi stanno spronando ad andare avanti e poi perchè devo valutare fino in fondo quelle che possono essere le prospettive. Sicuramente andrò in consiglio comunale e sarò pronto ad accogliere le varie istanze, anche se da uno scranno unico, sarò attento a quello che succederà nei prossimi mesi in città”.
Cristian Lamorte