Nell’ottobre del 2021 era sceso in campo con il centrodestra per contendere un posto in Parlamento al segretario del Pd Enrico Letta alle elezioni suppletive. Dopo una lunga campagna elettorale è risultato sconfitto, ma Tommaso Marrocchesi Marzi ha aperto un nuovo scenario per il futuro del centrodestra senese a Siena ed oggi brinda alla vittoria di Nicoletta Fabio
“Una vittoria ampia – ha commentato ai microfoni di Siena Tv -, come dicono i numeri e l’assetto politico-amministrativo che si è generato, una vittoria molto personale di Nicoletta Fabio, che ha saputo superare il perimetro dei partiti ed intercettare quel voto ampio di natura moderata, che magari al primo turno non aveva votato la coalizione di centrodestra”.
Quali sono gli effetti di questo risultato elettorale?
“Gli effetti li vediamo perchè i perdenti hanno nome e cognome, sono ovviamente rappresentati in consiglio comunale da singoli seggi, quindi è inutile dilungarsi su questo tema”.
Quali sono invece le attese?
“Credo che l’attesa principale sia quella di vedere appunto questo perimetro allargato che ha saputo raccogliere, concentrandolo su di sè Nicoletta Fabio, abbia una rappresentazione nell’azione di governo della città, proprio perchè quel desiderio di crescita sociale, economica, culturale e turistica della città abbia una ricaduta ampia e diffusa sulla città stessa”.
Quali sono le priorità che dovrà affrontare la neo sindaco?
“Sono i temi ormai, purtroppo, datati delle infrastrutture, collegamenti stradali e ferroviari, la digitalizzazione diffusa, il rilancio del turismo, il rilancio della cultura. Temi importanti che hanno valore strategico, quindi una portata di medio-lungo termine ed è importante che l’azione di governo trovi ampio consenso della città proprio perchè questi temi vanno al di là del semplice mandato di un’amministrazione comunale”.
Durante la sua campagna elettorale il Monte dei Paschi è stato uno dei temi centrali e continua ad essere un problema irrisolto.
“Rivendico di aver avuto un ruolo quantomeno nell’impedire un’affrettata svendita della banca, si parlava addirittura di “spezzatino”. E’ importante che l’azione di governo della città tramite l’amministrazione comunale mantenga salda la vigilanza sul presidio territoriale, l’occupazione, la centralità di Siena con il suo ruolo di direzione generale e ovviamente tutelare il marchio”.
Cristian Lamorte