Giornata di chiarezza per il Rettore dell’Università degli Studi di Siena Roberto Di Pietra dopo la decisione presa tra giovedì e venerdì scorsi di sospendere e poi annullare le elezioni di rappresentanza studentesca del Senato Accademico.
Una decisione che ha scosso tutta la comunità universitaria e non solo viste le ragioni secondo cui erano state segnalate azioni di coercizione di voto non tutelando il diritto di voto libero e segreto. Un atto al quale Roberto Di Pietra ha voluto rispondere con il pugno di ferro annullando le elezioni e riprogrammandole completamente con un decreto universitario ad hoc.
“Questa mattina ho inviato un messaggio a tutta la comunità universitaria per spiegare che è importante che si capisca che il voto deve essere libero e deve essere segreto, se il voto non è libero e non è segreto, evidentemente c’è qualche problema che ha a che fare con il funzionamento della democrazia in qualunque luogo e per qualunque elezione, a maggior ragione per le elezioni che avvengono all’interno di una comunità educativa qual è l’università – tuona il Rettore UniSi Roberto Di Pietra -. Che si capisca che una cosa è la campagna elettorale, una cosa sono evidentemente dei comportamenti che incidono sulla libertà e sulla segretezza del voto. Spero che ci si rifletta e che il tema non è come si vota, ma come ci si propone al voto e alla candidatura. È avvilente, deludente e triste che, in una occasione di voto come questa, si mettano in atto dei comportamenti che determinano la coercizione del voto e ne minino la sua segretezza. Oggi pomeriggio pubblicherò un decreto per ridefinire le nuove date di voto”.
Ad attaccare duramente la decisione del Rettore era stata soprattutto l’Associazione studentesca Cravos che oltre a manifestare il proprio dissenso pubblicamente difronte all’ufficio del Rettore venerdì scorso, è arrivata addirittura a chiederne le dimissioni. All’Associazione ha voluto rispondere in modo laconico lo stesso Di Pietra.
“La scorsa settimana ho convocato il presidente del Consiglio studentesco e ho convocato i rappresentanti delle liste – conclude Di Pietra -. E parlo con loro, nel senso che devo seguire dei percorsi che sono di carattere istituzionale. Non partecipo a momenti in cui chi grida di più ha ragione o chi punta un dito in faccia ha ragione. Questo per quanto mi riguarda non è una dinamica che intendo seguire. Seguo le vie istituzionali: farò lo stesso ovviamente nelle prossime ore con chi è chiamato ad avere dei ruoli”.