“Non sono contiguo col sistema Siena, lo dimostra il fatto che ora non mi vogliono”
Un Bruno Valentini a 360 gradi e senza peli sulla lingua quello che ha partecipato ieri a “Siena in Primo Piano”, condotto da Matteo Borsi. Elezioni, turismo, economia, giustizia – paliesca e non – rapporti interni al Pd, il primo cittadino, incalzato dal blogger Raffaele Ascheri, ha detto la sua su tanti temi cruciali e al centro del dibattito cittadino.
Si parte dal documentario di Bersaglio Mobile, che ha ripercorso gli scandali del Monte dei Paschi e del groviglio: “Io ero uno fra tanti dentro la Banca (ex dipendente Mps, ndr) non posso sentirmi responsabile del fallimento – ha detto – e accuso chi ha rovinato la città. Non posso difenderli” per passare alla chiacchierata candidatura del ministro Padoan nel collegio senese: “Ha convinto l’Europa- ha detto Valentini – che valeva la pena investire una cifra così alta per salvare il Monte dei Paschi. Se lo ha fatto è stato per la sua credibilità. Ora chiederò a Padoan di fare il tutto per proseguire il lavoro fatto e per mantenere la direzione a Siena”. Il momento più caldo è, in seguito alle argomentazioni di Ascheri, sul tema trasparenza. Valentini lascia intendere alcuni dei motivi per i quali dentro al Pd qualcuno non lo vorrebbe ricandidare: “Il fatto che io non sia contiguo col vecchio sistema è dimostrato dal fatto che la vecchia politica ora non mi vuole” e”il mio mandato non è paragonabile a quelli del passato: prendiamo ad esempio il Santa Maria della Scala – ha sottolineato Valentini – Oggi tenerlo aperto costa 0 per il Comune. Ma possiamo pensare anche ad Estra: Alessandro Piazzi è vent’anni che è in politica, ma per questo non possiamo non ammettere che stia facendo un ottimo lavoro. Bisogna dare merito al merito”.
Si è passati poi a parlare dei procedimenti giudiziari che hanno coinvolto il sindaco: “Sei in tutto, ne sono sempre uscito assolto. L’ultimo di Castellina Scalo si basa su qualcosa che nemmeno esiste, mi si accusa di falso ideologico per una data diversa su un documento e perchè avrei saputo che sarebbe stato costruito, senza problemi tecnici nè spesa per nessuno, un campo sportivo per bambini”. “Non ha niente da recriminare sulla gestione urbanistica di Monteriggioni, e perchè non ha avuto la sensibilità di dimettersi dopo gli avvisi di garanzia vista la battaglia sulla trasparenza?” ha incalzato l’Eretico: “Il borgo con me ha fatto un passo avanti da così a così. So cosa ho sbagliato e cosa non ho sbagliato. Non ho mai truffato nessuno e non mi sono mai arricchito con il ruolo di sindaco. Non aveva senso dimettermi”.
La chiosa è sulla polemica per il presunto legame familiare col comandante della Municipale Cesare Rinaldi. Nessun conflitto di interesse: “Ha sposato in seconde nozze la figlia di una mia lontana parente – ha affermato il sindaco-, ma perché dovrei discriminare il lavoro fatto da Rinaldi solo per questo?” La battuta finale dell’Eretico: “Il sindaco Bruno Valentini si è comportato diversamente da quanto promesso in campagna elettorale”. “I senesi adesso stanno meglio” la risposta del primo cittadino.