“Comune di Siena se si parla di abitare gli studenti ci devono stare: tavolo tecnico subito”. Recita così lo striscione appeso al Rettorato dell’Università di Siena a firma dell’associazione studentesca Cravos.
“Lo striscione di questo venerdì appeso in occasione del Consiglio Comunale vuole ricordare all’amministrazione che se si parla di diritto all’abitare la comunità studentesca deve essere rappresentata all’interno delle istituzioni – si legge nella nota diffusa -.
Riteniamo essenziale che al tavolo di confronto sull’emergenza abitativa annunciato dall’assessora comunale Papi partecipi anche la comunità studentesca. L’emergenza abitativa è un problema di tutti, studenti e lavoratori, e perciò c’è bisogno dell’intervento delle varie istituzioni coinvolte: Comune, Regione Toscana, Atenei e DSU Toscana.
Cravos ha già partecipato ad un incontro a fine maggio con il Ministero dell’Università e della Ricerca, e a giugno con l’assessora regionale Nardini, la quale si è dimostrata aperta ad un tavolo di lavoro sulla questione abitativa con comuni e università toscane.
UniSi e UniStraSi hanno circa 18mila iscritti, ma la maggior parte di loro non può permettersi una casa o una camera in affitto. Anche nella nostra città troppo spesso avviene che i proprietari di casa speculino non solo sul prezzo degli immobili, ma anche sulla qualità e sulle garanzie fornite: le case migliori vengono lasciate ai turisti, disposti a spendere prezzi altissimi, e gli edifici fatiscenti vengono dati a studenti e fuorisede in generale; in tutto ciò, non è raro vedere affitti pagati in nero.
C’è urgente bisogno di individuare e riconvertire il patrimonio pubblico sfitto e abbandonato a disposizione delle istituzioni. Se la casa è un diritto, le varie amministrazioni devono unire le forze e intervenire nel mercato degli affitti per impedire speculazioni e rincari troppo elevati.
Nonostante Cravos abbia richiesto per ben due volte un incontro con la nuova amministrazione senese, la nostra proposta non ha avuto riscontro. Ci troviamo quindi costretti a chiedere pubblicamente un incontro al Comune di Siena sull’emergenza abitativa, nell’ottica di aprire il tavolo di lavoro alla comunità studentesca, agli Atenei, a Regione e DSU Toscana”.