Continua l’impegno del Comune di Siena, dell’Assessorato al Bilancio e di quello alle Politiche Giovanili, per contrastare l’emergenza abitativa che colpisce molte città d’arte italiane come Siena.
Gli affitti brevi sono ormai una condizione preoccupante che ha investito le molte seconde case soprattutto del centro storico svuotando le città di residenti lavoratori e studenti che vivono tutto l’anno a Siena. Per questo, dopo la prima tranche di contributi da 100 mila euro di marzo scorso, il Comune di Siena ha stanziato altri 50 mila euro per la promozione del canone di affitto concordato, con l’obiettivo di agevolare la scelta da parte dei locatari a prediligere affitti di lunga durata.
“Abbiamo pensato di mettere a disposizione delle cifre per il locatore che stipula un contratto a canone concordato – spiega l’Assessore al Bilancio del Comune di Siena Riccardo Pagni -. Questo perché agevola molto sia i cittadini che hanno una fascia di utenza in cui magari un canone libero è troppo pesante sia gli studenti universitari che verranno a stabilirsi a Siena e che perciò rappresenteranno anche una parte del futuro di questa città. Si è cercato di dare questo contributo che ha trovato un buon riscontro. Il primo semestre avevamo stanziato 100 mila € e sono andati a esaurimento, adesso ne stanziamo ulteriori 50 mila anche in previsione del fatto che con i mesi futuri alcuni contratti potranno essere stipulati e potranno essere favoriti in questo senso”.
In attesa che il legislatore metta mano alla legge sulle locazioni turistiche, il Comune di Siena interviene direttamente pescando questi fondi dal bilancio di previsione e salvaguardia, approvato dal Consiglio Comunale. Si tratta di una risposta utile anche per gli studenti universitari che hanno difficoltà a trovare un alloggio.
“È una goccia nel mare, perché noi stiamo combattendo – continua Riccardo Pagni -, come tutte le città d’arte, con le locazioni turistiche. Noi abbiamo cercato di fare questa operazione che è un’operazione che manda un segnale anche nei confronti dell’Università. Anche questo è un punto che non si può tralasciare perché dobbiamo vedere la città in una maniera organica, la dobbiamo vedere senza contese, ma ci devono essere solo intese, questo è il punto principale”.