Emma Villas, si presenta il nuovo ds Cottarelli: progetti ambiziosi e conferme quasi certe per Rossi e Parodi

Il nuovo direttore sportivo ha delineato un progetto ambizioso che punta, in pochi anni, direttamente alla SuperLega

Di Redazione | 11 Maggio 2022 alle 17:00

Si è aperta ufficialmente oggi la nuova Emma Villas 2.0, come definita anche dal Presidente biancoblu Giammarco Bisogno. Dopo l’annuncio di venerdì scorso della nuova rivoluzione societaria e dirigenziale questa mattina il neo Direttore Sportivo Gabriele Cottarelli si è presentato a Siena e ha delineato un primo quadro su questo nuovo progetto ambizioso che punta, in pochi anni, direttamente alla SuperLega.

“La prima cosa da fare è cercare di fare una squadra più competitiva possibile -spiega il nuovo ds Cottarelli – Il lavoro non è facile, perché quest’anno sarà una A2 molto combattuta, anche con la retrocessione di Vibo. Ci sarà da combattere e combatteremo”.

Sul lato del mercato apprezzamenti sull’operato e sulle figure di Simone Parodi e Andrea Rossi i quali la società sembrerebbe intenzionata a blindare e a chiudere prima possibile con una loro riconferma. “Vedremo, formando una squadra che sia equilibrata, se avremo bisogno di Parodi – spiega Cottarelli – Parodi è un giocatore ancora di buon livello e anche lui, giustamente, deve avere una posizione di primo piano nella squadra in cui andrà a giocare. Un giocatore che mi è rimasto impresso per la sua esperienza e per come si approccia, visto dall’esterno, è il centrale Rossi”.

Mentre sulla quota di stranieri nel roster la linea è quella di puntare su una squadra formata prevalentemente da italiani con uno straniero di alto livello in un ruolo cardine e lasciarsi aperta l’altra slot-straniero per il prosieguo del campionato. “La nostra intenzione sarebbe quella di avere più italiani possibile – spiega il ds – anche per tenerci un posto come extracomunitario durante il campionato per avere la possibilità di rinforzare o sostituire qualcuno. perché possono succedere tante cose. Adesso stiamo lavorando soprattutto su uno straniero e su un gruppo di italiani“.



Articoli correlati