Stefano Trillini è un nuovo giocatore della Emma Villas Volley Siena. Centrale classe 1999, alto 189 centimetri, nato a San Severino Marche, lo scorso anno ha militato a Motta di Livenza. Quella con Siena sarà la sua terza stagione in Serie A2. Lo scorso anno ha chiuso la regular season con 210 punti, una media quindi di 8,1 punti a partita, con 17 servizi vincenti, una percentuale in attacco del 56,3% e 75 muri punto.
Scuola Lube, nel 2017 si è laureato campione d’Italia Under 20. Nel 2018-2019 ha militato a Potenza Picena, in A2, l’anno seguente ha giocato in Serie A3 nella GoldenPlast Civitanova. Poi ancora A3 a Pineto e nel 2021-2022 medesima categoria ad Aversa risultando uno dei migliori centrali del campionato. Nella scorsa stagione, infine, ha giocato a Motta di Livenza. Ora arriva a Siena in prestito annuale dalla Lube, che ne detiene il cartellino.
Stefano Trillini, quali valutazioni dà del suo trasferimento a Siena?
“Per me sarà la prova del nove. Lo scorso anno a Motta di Livenza ho giocato abbastanza, spero di confermarmi nel prossimo campionato. Sono felice di andare a giocare in una squadra come Siena, credo che il team biancoblu stia allestendo un buon roster a giudicare dai primi colpi di mercato già effettuati. Ci sono prospettive interessanti”.
Cosa le ha detto coach Gianluca Graziosi, che tra l’altro è marchigiano come lei?
“Abbiamo già parlato alcune volte, la sua presenza nel club è stata cruciale per la mia decisione. Tutti parlano bene di coach Graziosi, sono molto contento di poter lavorare con lui”.
Cosa ha pensato quando le è arrivata l’offerta di Siena?
“Ho pensato che si tratta di una piazza importante e con ambizioni. Quel che penso dell’allenatore l’ho detto. Sono lieto di fare parte di un progetto nuovo che nasce ora con la volontà di fare bene”.
A guardare i suoi numeri e quel che ha fatto fino a ora lei riesce a fare bene in attacco quanto a muro e pure al servizio: se le dicono che è un centrale “completo” cosa risponde?
“Rispondo che provo a esserlo (e ride, nda). Cerco di fare del mio meglio un po’ in tutti i fondamentali”.
Lei già conosce la città di Siena?
“Ci sono venuto una volta da bambino. Ne ho qualche ricordo, è un luogo bellissimo”.
Come si è avvicinato allo sport della pallavolo?
“È successo a 6 anni, come alternativa al calcio. La pallavolo mi è piaciuta fin dall’inizio e la passione è cresciuta costantemente anno dopo anno”.
Poi nascendo nella regione della Lube…
“Avevo la Lube a dieci minuti da casa mia. Guardavo le partite e mi appassionavo sempre più al volley”.
Da bambino o ragazzo aveva un idolo nel mondo del volley?
“Podrascanin è un grandissimo giocatore, lo stimo tanto”.
Cosa significa per un ragazzo fare parte del settore giovanile della Lube?
“Certamente è qualcosa che ti aiuta a crescere tanto. Vieni seguito e guidato da grandi allenatori, sin da ragazzo ti confronti con ottimi compagni di squadra. Tutto questo ti permette di crescere”.
Intanto lei sta anche continuando i suoi studi universitari.
“Conto di laurearmi a luglio in Ingegneria meccanica. Sono iscritto all’Università Politecnica delle Marche, la mia tesi è sulla caratterizzazione di un sensore di forza. Non è stato semplice coniugare lo sport con lo studio universitario ma sono a un passo dal traguardo e ne sono felice”.