“Nelle ultime abbiamo fatto cinque partite con tre vittorie e due sconfitte, le ultime due partite sono stati due passi falsi, per come avevamo cominciato quel periodo con Reggio Emilia, Aversa e Pineto. Contro Ravenna, merito a loro per il livello di gioco e l’intensità che hanno espresso, mentre contro Brescia non siamo riusciti a ostacolarli come magari pensavamo di poter fare”.
Analizza così il libero della Emma Villas Siena Federico Bonami l’ultimo periodo della squadra biancoblu. Alti e bassi in questo mese, dalle tre vittorie consecutive alle due severe sconfitte contro le capoliste Ravenna e Brescia. Gli strumenti e le capacità per fare bene però ci sono e i ragazzi di coach Graziosi lo hanno dimostrato a più riprese e contro Macerata, con cui ci si gioca un posto nei play-off, servirà ritrovare la lucidità necessaria.
“Credo che una volta che capiamo quello che funziona dobbiamo continuare a farlo, quando capiamo cosa non funziona, dobbiamo modificarlo rapidamente perché abbiamo bisogno non di punti, abbiamo bisogno di una vittoria contro Macerata, di una continuità nel nostro gioco non possiamo permetterci una montagna russa come squadra come esperienza e come team di lavoro”.
Adesso gli occhi dei senesi sono puntati sul match casalingo di domenica alle ore 17,30 contro Macerata per sperare ancora di tornare almeno in settima posizione in classifica, ultima posizione utile per rientrare nella corsa ai play-off.
“Loro sono una squadra neopromossa – prosegue Bonami -, però hanno dei giocatori che sanno giocare bene a pallavolo. All’andata, perdemmo 3-0. Loro ci hanno battuto non nettamente con dei set finiti ai vantaggi ma finì 3-0. Ogni partita quest’anno è una partita insidiosa. Io mi voglio concentrare sulla nostra metà campo quindi riuscire a esprimere un buon livello in cambio-palla, riuscire davanti nostro pubblico a esaltarlo e ad esaltarci con una buona fase contrattacco e cercare di riuscire ad avere una testa pulita e lucida senza farci prendere dal nervosismo perché quando arrivano le partite difficili da dentro -fuori, la testa fa fa la differenza”.