Diffida a Mps: “E’ appropriazione indebita”
Mps sospende il fido di conto corrente a Riscossione Sicilia dopo il versamento di 120 milioni della prima rata della rottamazione delle cartelle ma è subito scontro con la Regione che accusa la banca senese di essersi appropriata dei soldi delle tasse.
Negli anni ’90 Mps, banca che risultava la più presente nell’isola, ebbe l’obbligo di gestire le esattorie che fino ad allora erano state in mano a privati, i cugini Salvo. Da allora si erano create enormi perdite tra ciò che la banca non riusciva a riscuotere e quanto doveva riversare a Stato e Regione.
Con la disdetta dell’ufficio delle Entrate a Gerit, anche Mps ha disdettato Gerit, che però aveva un grosso scoperto di conto. In sostanza Siena ha bloccato almeno 120 milioni sui 160 di affidamenti,approfittando degli incassi della prima rata della rottamazione delle cartelle.
Subito è partito il ricorso, accusando Mps di appropriazione indebita con un diffida ad agire visto che “la brutale revoca del fido” ha riguardato soldi che non sono di proprietà di Riscossione ma degli “enti impositori” (come Inps o i Comuni) per conto dei quali l’ente li ha riscossi.