Esplosione in un deposito Eni a Calenzano, ci sono vittime e feriti

Tanta paura e un botto che si è sentito a decine di chilometri di distanza. Impressionante la colonna di fumo nero che si è sprigionata, ben visibile anche dai comuni vicini

Di Redazione | 9 Dicembre 2024 alle 12:33

Esplosione in un deposito Eni a Calenzano, ci sono vittime e feriti

Momenti di apprensione in tutta la Toscana a causa dell’esplosione avvenuta presso il deposito di carburanti Eni a Calenzano.

Sono sette i feriti , come precisa il governatore Eugenio Giani: «Al momento la situazione dei feriti trasportati nei nostri ospedali, in continua evoluzione: 2 codici verdi a Careggi, 1 codice rosso ustionato a Careggi, 1 codice giallo per trauma cranico a Careggi, 1 codice rosso al Centro Grandi Ustioni di Pisa, 2 codici gialli all’ospedale di Prato”.

Allertati tutti gli ospedali e pronto soccorso del territorio. Tutto il sistema regionale di emergenza sanitaria è impegnato senza sosta nelle operazioni di soccorso insieme ai Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine.

I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini.

I tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua.

L’incendio è stato contenuto rapidamente e la colonna di fumo si è alzata notevolmente a causa della differenza di temperatura tra i fumi e l’atmosfera.

L’esplosione, avvenuta intorno alle 10.20, è stata avvertita anche in centri distanti dal luogo dove è avvenuta.

I soccorsi sono ancora in corso, il bilancio provvisorio parla di 2 morti, 8 feriti, 4 dispersi

Lo dice la prefettura che ha riunito il Ccs, il Centro coordinamento soccorsi che viene attivato in caso di eventi che riguardino industrie a rischio di incidenti rilevanti quale il sito Eni di Calenzano.

Il Dipartimento della protezione civile ha attivato It alert per un raggio di 5 km dalla zona di esplosione avvenuta a Calenzano, “Con cui si chiede di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi alla zona”.

“L’esplosione è avvenuta ad una pensilina mentre si caricavano le autocisterne. Il procuratore Tescaroli, che ringrazio, ha coordinato fin da subito, con la massima rapidità, le indagini e i sopralluoghi. Allo stato attuale si parla di due morti, tre dispersi e nove feriti. I feriti non sono tutti necessariamente per la conseguenza diretta della esplosione. Si tratta anche di persone che sono state ricoverate con trauma cranico perché negli stabilimenti intorno l’esplosione sono stati colpiti dallo spostamento d’aria. Le persone decedute sono quelle che con le autocisterne erano nella pensilina». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani parlando con i giornalisti all’esterno dell’area Eni a Calenzano dove è avvenuta l’esplosione.

Intanto il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli, che stamattina ha fatto un sopralluogo nel luogo dell’esplosione, ha annunciato in un comunicato che “Sarà aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità“. “Un’esplosione con conseguente incendio e danneggiamento del deposito Eni – prosegue il comunicato – ha prodotto la morte di due persone e il ferimento di nove soggetti, di cui due molto gravi. “Allo stato è possibile evidenziare che al momento dell’esplosione erano presenti diverse autobotti parcheggiate all’altezza degli stalli di approvvigionamento del carburante”, conclude la nota



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