Espulso dopo una condanna per droga, rientra in Italia sotto falso nome: albanese fermato dalla Polizia a Siena

Il 33enne è stato fermato nei pressi della stazione ferroviaria insieme a due connazionali. Dagli accertamenti è emersa la sua storia

Di Redazione | 7 Aprile 2023 alle 16:30

Espulso dopo una condanna per droga, rientra in Italia sotto falso nome: albanese fermato dalla Polizia a Siena

La Polizia di Stato di Siena ha rintracciato e rimpatriato un cittadino albanese, pregiudicato per traffico di stupefacenti, già espulso dal territorio nazionale.

Gli agenti già nei giorni scorsi avevano notato delle presenze sospette nei pressi della stazione ferroviaria e mercoledì hanno deciso di controllare il gruppetto, composto da tre cittadini albanesi.

L’attenzione dei poliziotti si è rivolta, in particolare, nei confronti di un 33enne che aveva con sé una carta d’identità albanese. Poiché destava sospetti e il documento non è valido per l’identificazione e per il soggiorno in Italia, è stato condotto negli uffici della Questura per le complete operazioni di identificazione della Polizia Scientifica. Dalla comparazione delle sue impronte con il sistema AFIS è emersa la sua storia.

L’uomo, un pericoloso trafficante di droga, a suo tempo gravitante proprio in Toscana, era stato già espulso dall’Italia nel 2016 con divieto di reingresso, dopo una condanna per stupefacenti da Lucca. Si era, quindi, trasferito in Svizzera ove, con identica indole criminale, aveva subito una condanna per stupefacenti ed una nuova espulsione. L’anno scorso aveva già cercato, dopo tale allontanamento dalla Svizzera, di rientrare in Italia, ma in quell’occasione era stato respinto alla frontiera.

A dicembre scorso, però, era riuscito a ritornarci clandestinamente, utilizzando un altro nominativo, quello inserito nel documento esibito dagli agenti che al termine dei riscontri, come detto, è risultato essere stato legittimante rilasciato dallo stato Albanese, dopo la procedura di cambio di generalità.

Dopo gli accertamenti gli Agenti dell’Ufficio Immigrazione, lo hanno munito di un decreto di espulsione con allontanamento immediato dal territorio nazionale. Al primo aereo disponibile è stato quindi accompagnato dai poliziotti all’aeroporto di Bologna, ove è stato imbarcato su di un volo diretto in Albania.



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