Le esternazioni a mezzo social dell’assessore al bilancio del Comune di Siena Riccardo Pagni sono state al centro dell’interrogazione presentata dalla consigliera del gruppo del Partito Democratico Giulia Mazzarelli durante la seduta del Consiglio Comunale di giovedì 26 settembre. A rispondere è stato il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio. “Viene menzionato il diritto alla libertà di espressione – ha spiegato il Sindaco Fabio – dunque l’articolo 21 della Costituzione (credo infatti intendesse quello e non l’articolo 11 come erroneamente riportato nella premessa dell’interrogazione), mettendo della questione il post scritto dall’assessore Riccardo Pagni”.
“Vorrei esprimere un concetto molto semplice – ha aggiunto Fabio – In questa aula abbiamo affrontato anche stamani temi molto importanti. Non credo che all’interno di un contesto come quello di oggi, nella sala di un Consiglio Comunale, che in primis dovrebbe affrontare problemi e criticità riguardanti i cittadini, si debba analizzare o si debba dedicare del tempo a esternazioni fatte a mezzo social. Non penso sia questo il luogo e il momento e credo che ci si debba concentrare sì sulle tematiche venute fuori da questa interrogazione, ma attraverso azioni diverse”.
“Domandatemi – ha proseguito il Sindaco – se il Comune abbia messo in campo iniziative o progetti a sostegno di temi quali anti-violenza, razzismo e discriminazioni di genere. Su questo sono disponibile a confrontarmi e posso rispondere sui diritti che abbiamo il compito di tutelare e rispettare, da amministratori e da cittadini. Discutiamo in maniera costruttiva e non ci fermiamo sempre e solo ai social che non aiutano”.
“Le scelte che facciamo – ha concluso Fabio – e le decisioni che prendiamo, a lavoro come nella vita personale, valgono molto di più di un semplice post. Concentriamoci di più su questo tipo di analisi, che a mio avviso è certamente più costruttiva anche verso chi ci sta ascoltando”.
La consigliera comunale Giulia Mazzarelli (Pd) si è dichiarata “non soddisfatta della risposta. Non ho pregiudizi o preconcetti, ma come pubblici ufficiali siamo un punto di riferimento e siamo un esempio non solo per le nostre azioni, ma anche per le parole che vengono espresse in modo pubblico. Non mancheranno interrogazioni nel senso espresso dalla Sindaca per chiedere quindi conto delle azioni dell’amministrazione riguardo alle azioni a contrasto della violenza sulle donne e contro ogni discriminazione. La libertà di espressione è un principio inviolabile, la mia intenzione non è quella di censurare, sono delusa dal fatto che nei confronti dei cittadini bisognerebbe avere maggiore attenzione. Sono i cittadini che poi giudicheranno, anche attraverso i concetti espressi che rappresentano idee, valori e principi che guidano le azioni politiche. La prevaricazione nei confronti dell’altro, il bullismo, la violenza contro le donne sono una questione culturale che si può cambiare anche attraverso l’attenzione al cambiamento delle espressioni dei singoli cittadini, ovvero da un cambiamento culturale. Mi auguro che quindi dalle parole della Sindaca si passi ai fatti”.