Estra approva un bilancio tutto in crescita

Di Redazione | 11 Maggio 2017 alle 9:19

Estra approva un bilancio tutto in crescita

Approvato dai soci il bilancio 2016 del Gruppo Estra

Il Gruppo Estra ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi totali per 1.044,4 milioni, in crescita del 13,3% rispetto al 2015, un margine operativo lordo di 86,6 milioni (in aumento del 45% rispetto al 2015 non considerando la plusvalenza non ricorrente scaturita dalla cessione dell’impianto di distribuzione gas del Comune di Prato) e con un utile consolidato netto di 15,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 2015 su cui pesavano significative componenti straordinarie, tra cui in particolare la citata plusvalenza
Il patrimonio netto passa da 270,3 a 320,5 milioni di euro (in crescita del 61,9%).

Nel 2016 Estra ha conosciuto una crescita notevole attraverso operazioni industriali e politiche di sviluppo commerciale. In particolare, il Gruppo ha concluso due significative operazioni di M&A con le società Coopgas e Prometeo: nel mese di febbraio è stato firmato un accordo con la società CPL Concordia per l’acquisizione del 100% della società di vendita gas ed energia elettrica Coopgas e, nel mese di aprile, il gruppo Estra ha ottenuto il controllo, tramite Estra Energie, della società di vendita Prometeo (59,59% delle quote). Sempre tramite Estra Energie, nel mese di agosto 2016 il gruppo Estra ha acquisito il 45% di Piceno Gas Vendita.

Grazie a queste operazioni e all’attuazione di strategie di crescita organica sul territorio nazionale, il gruppo Estra ha raggiunto una quota complessiva di quasi 750mila clienti che lo posizionano tra le prime dieci utility italiane nel settore energetico.
Nell’ultimo esercizio la multiutility ha commercializzato 1.200 milioni di metri cubi di gas naturale, registrando un incremento del 9,6% rispetto al 2015 e ne ha distribuiti 554 milioni attraverso la propria rete gas di oltre 5.000 km.
Per quanto riguarda l’energia elettrica le vendite 2016 hanno raggiunto quota 708 Gwh registrando un incremento del 35% rispetto al 2015.

Nel 2016, la quota di investimenti è rimasta stabile rispetto all’esercizio precedente raggiungendo quota 61,3 milioni. Gli investimenti hanno riguardato principalmente le operazioni di M&A realizzate nel corso dell’anno, oltre alle reti e agli impianti per la distribuzione del metano e le attività commerciali per l’acquisizione di clienti gas ed energia elettrica.

Nel corso del 2016, il Gruppo ha sviluppato i servizi relativi all’efficienza energetica e ha visto la conferma delle strategie di sviluppo nel settore delle telecomunicazioni che si è concretizzata con le azioni di cablaggio in fibra ottica in diversi territori di riferimento.

Nel novembre 2016 Estra, con l’obiettivo di ottimizzare la propria flessibilità e la forza finanziaria, ha concluso con successo l’emissione di un prestito obbligazionario e non convertibile di € 80 milioni (garantito dalla controllata Centria) sottoscritto da investitori istituzionali.
Le obbligazioni, con una durata pari a 7 anni, listate presso il mercato regolamentato della Borsa di Dublino, presentano una cedola del 2,45%. L’operazione, che conferma la presenza di Estra sul mercato obbligazionario internazionale, rappresenta un ulteriore passo verso la diversificazione delle fonti di finanziamento, il miglioramento del profilo di indebitamento del Gruppo, allungandone la durata media.

“L’esercizio appena concluso – ha affermato l’Amministratore Delegato Alessandro Piazzi – ha fatto registrare un andamento complessivo molto positivo. I risultati raggiunti ci permettono di consolidare gli asset sui quali stiamo costruendo la nostra crescita. L’importante aumento dell’EBITDA e del fatturato del Gruppo dimostrano la capacità di Estra di affrontare condizioni esterne sempre più concorrenziali operando sull’efficientamento aziendale e migliorando anche la qualità dei servizi.”

“Dati alla mano, Estra, rappresenta una realtà imprenditoriale affidabile e un concreto sostegno per i territori – ha dichiarato il Presidente Francesco Macrì – Lo dimostrano l’utile e la dimensione del patrimonio netto, importante indicatore della creazione di valore durevole dell’azienda e presupposto fondamentale per la continuità gestionale. La crescita e il consolidamento di questi ultimi anni testimoniano la validità della strategia adottata dall’azienda.”



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