I cittadini di Arbia fanno sentire la loro voce. Sono circa 400 le firme raccolte in due giorni per la messa in sicurezza dell’area della ex fornace. Il continuo procrastinare della curatela fallimentare e le difficoltà del comune nell’intervenire hanno indotto gli abitanti a mettere in piedi questa raccolta firme per sensibilizzare sul tema le autorità preposte.
“Innanzitutto siamo un abitato che da anni subisce le conseguenze di una conduzione e una proprietà in completo abbandono – dice Luca De Michelis, presidente della consulta territoriale di Arbia -. Una proprietà che vede circa 12mila metri quadri di amianto, che sono in condizioni a dir poco allarmanti
L’area in questione è ad un passo dalle case e dalle scuole e, con la ciminiera a rischio collasso, la zona potrebbe diventare teatro di un danno ambientale, una circostanza da evitare a qualsiasi costo.
“La tutela della salute pubblica è un nostro diritto – aggiunge De Michelis -, come è un nostro diritto lottare perchè noi e le nostre famiglie non debbano subire le conseguenze di una situazione che è in procinto di esplodere e potrebbe causare un’emergenza sanitaria e ambientale”.