A trainare le vendite all’estero è la voce prodotti alimentari, bevande, tabacco, e il vino.
La Camera di commercio di Arezzo-Siena al fine di incentivare l’economia delle provincie di Arezzo e Siena verso l’esportazione e dare impulso ai nuovi mercati, pubblica un bando di 50 mila euro destinato a coprire parte delle spese che le imprese sosteranno per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali extra comunitarie (Italia esclusa) ed extracomunitarie, presenti nel calendario Ice.
I dati del primo semestre 2019 dell’export della provincia di Siena hanno subito una flessione negativa marcata che arriva a sfiorare il 10% rispetto allo scorso anno. A fronte di 872 milioni e mezzo di valore si esportazione della provincia di Siena a giugno 2018, dodici mesi dopo la lancetta si ferma a 802.736.418 che, da una lettura più complessiva , si può ricollocare in un discorso generale di flessione negativa.
I settori strategici per la provincia di Siena, ovvero vino, farmaceutica e camper accusano un segno negativo anche altrove. La tendenza alla crescita regionale è invece trainata da settori come moda, pelletteria, oro e gioielli, che tradizionalmente sono più marginali nel sistema produttivo senese, dove non vanno sottaciuti exploit positivi di settori con volumi più ridotti ma comunque significativi.
A trainare la vendita all’estero è la voce prodotti alimentari, bevande, tabacco e vino che sono il 25% del totale.
In calo vertiginoso è il settore trasporto, vale a dire il comprato della camperistica .
Il terzo elemento in calo, seppur in modo più lieve, l’export della farmaceutica.
Da soli i tre settori compongono il 35% della parte in uscita della bilancia economica senese, ovvio quindi che le loro oscillazioni influiscono su tutto il resto.
I lati positivi che restano sullo sfondo ma in scala più ridotta sono: la chimica o il comprato che lega prodotti in gomma plastica e metalli.