Le esportazioni della provincia di Siena, sulla base dei dati pubblicati dall’ISTAT, si sono attestate nel 2021 a 2 miliardi e 784 milioni di euro.
“L’export senese 2021 fa segnare un risultato molto positivo, in crescita del 32,8% rispetto al 2020 e addirittura del 50.4% rispetto al periodo pre-covid – sottolinea Massimo Guasconi Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena e di Unioncamere Toscana – Un incremento che interessa tutte le macro voci delle nostre esportazioni ad iniziare dai tre principali settori- prodotti farmaceutici, camperistica e bevande che, aggregati, rappresentano più del 70% del valore complessivo .E’ comunque l’intero settore manifatturiero senese ad evidenziare uno sviluppo significativo passando dai 1.806 milioni di euro del 2019 ai 2.748 milioni di euro del 2021. Purtroppo le previsioni per i prossimi mesi, relative al nostro export e alla nostra economia, non ci inducono certo all’ottimismo. Pesa, ovviamente non soltanto dal punto di vista economico, la tragedia di una guerra nel cuore dell’Europa scatenata nella fase economica di uscita dall’emergenza pandemica. E’ quindi molto probabile che la crisi energetica e le difficoltá di approvvigionamento di alcune materie prime, assieme agli embarghi ed alle sanzioni internazionali determineranno un significativo rallentamento del commercio internazionale, andando ad impattare sul volume degli ordinativi delle imprese. Peraltro la crisi internazionale potrebbe avere conseguenze negative per un altro settore strategico per il nostro sistema economico quale è quello turistico e proprio in un anno considerato di ripresa soprattutto per gli arrivi internazionali.”
“Il settore più rilevante nel 2021 per l’export della provincia di Siena – commenta il Segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Marco Randellini – è quello dei prodotti farmaceutici le cui vendite all’estero aumentano del 47,0% rispetto al 2020 e del 107,9% rispetto al 2019, attestandosi a quasi 839 milioni di euro. La Polonia, si conferma pur con una lieve contrazione rispetto al 2020 come primo mercato di riferimento con oltre 248 milioni di euro. Eccezionale l’andamento del secondo mercato di sbocco, gli Stati Uniti, verso i quali abbiamo quasi quadruplicato il valore delle esportazioni. Crescite importanti anche verso tutti gli altri paesi (ad eccezione della Francia) per un settore che si caratterizza per l’elevato contenuto tecnologico e per le importanti competenze professionali coinvolte nei processi produttivi. La camperistica è invece il secondo settore di specializzazione dell’export senese: nel 2021 si è attestata ad oltre 694 milioni di euro, in crescita sia rispetto allo scorso anno (+34.2%) che rispetto al pre-pandemia (+48,4%). La Francia e soprattutto la Germania si confermano gli acquirenti più importanti ma presentano numeri positivi tutti i principali mercati a dimostrazione del ruolo che ha assunto il caravanning nella filiera turistica anche dopo l’emergenza pandemica.”
“Per il settore delle bevande – continua il Segretario Generale della Camera di Commercio – in cui il vino rappresenta sicuramente la voce dominante, l’anno appena trascorso si chiude con un export complessivo di circa 694 milioni di euro, in crescita del 34,2% rispetto al 2020 e del 48,4% rispetto al 2019. Le produzioni senesi hanno quindi contribuito in maniera rilevante al nuovo record di vendita dei vini italiani stabilito nel 2021 con oltre 7 miliardi di euro. Si confermano gli Stati Uniti come primo mercato di sbocco (135 milioni di euro, +27,66%), seguiti dalla Germania (53 milioni di euro, +31,3%), dal Canada (32 milioni di euro, +20,2%)e dal Regno Unito (21 milioni di euro), l’unico mercato in flessione ( -6,8%). In questo caso, come accade anche a livello nazionale, siamo di fronte più che ad una contrazione dei consumi a modifiche delle linee di distribuzione: A causa della Brexit infatti molti distributori di vini inglesi hanno spostato i centri logistici in Belgio e nei Paesi Bassi (che hanno infatti fatto registrare nella nostra provincia una crescita del + 83% rispetto al 2019). Il più dinamico fra i primi mercati di riferimento è comunque la Corea del Sud che registra un incremento delle vendite del +132% rispetto al 2020. Per quanto concerne infine la Russia e l‘Ucraina, per i quali l’Italia era il primo fornitore di vini, le sanzioni e la guerra non sembrano aver al momento provocato serie conseguenze all’export provinciale, considerando peraltro che le esportazioni italiane erano concentrate soprattutto negli spumanti e nei vini frizzanti.”
Le esportazioni di macchinari presentano, con 202 milioni di euro, una crescita del +11,5% rispetto al 2020 e del +10,7% sul 2019.L’’export di apparecchiature elettriche supera i 130 milioni di euro, in crescita del +43% rispetto al 2020 e del +44,7% rispetto al 2019. In crescita anche i prodotti alimentari che con 136 milioni hanno un aumento del +7,5% rispetto al 2020 e del +44% rispetto al 2019.