Richiesta avanzata dal curatore fallimentare a 12 ex dirigenti e a Mps. Il 28 febbraio parte il processo
Come riporta il “Corriere di Siena”, sulla vicenda del crac Ac Siena, è di 54 milioni di euro la richiesta avanzata dal curatore fallimentare a dodici ex dirigenti bianconeri (tra cui i fratelli Mezzaroma) e a Mps, come risarcimento per il fallimento del vecchio sodalizio bianconero, avvenuto nel 2014.
Il processo inizierà il 28 febbraio, e vedrà imputati 8 soggetti, l’ex presidente Massimo Mezzaroma, la sorella Valentina, consulenti e componenti del cda Mario Lattari, Pier Paolo Sganga, Christian Pallanch, Alessandra Amato, Giuseppe Bernardini e Alberto Parri. Emma Capalbo, Riccardo Losi e Antonino Leggeri, che facevano parte del collegio sindacale, hanno scelto invece il rito abbreviato. Durante l’udienza preliminare dello scorso 4 dicembre, su richiesta dello stesso pm, dottor Nastasi, è stata invece prosciolta con formula piena l’avvocato Amato dall’accusa di bancarotta distrattiva, perché il fatto non sussiste.
Tra i reati contestati a vario titolo agli imputati, quello di bancarotta preferenziale e fraudolenta per distrazione di denaro e ricorso abusivo al credito.