Festa dell'olio di San Quirico d'Orcia, torna la 31esima edizione della più antica ricorrenza sull'oro verde valdorciano

Fino a domani 8 dicembre la 31esima edizione della Festa dell’Olio di San Quirico d’Orcia che torna per tutto il weekend dell'Immacolata

Di Lorenzo Agnelli | 7 Dicembre 2024 alle 13:30

Si è alzato il sipario sulla 31esima edizione della Festa dell’Olio di San Quirico d’Orcia che torna per tutto il weekend dell’Immacolata fino a domani, 8 dicembre. Un’esplosione di sapori, profumi e folklore popolare, l’occasione perfetta per visitare paesaggi famosi nel mondo e per degustare la nuovissima annata dell’olio extravergine. Una festa con molti ingredienti, che con la sua genuinità, dal 1993 registra il tutto esaurito per le vie del borgo medievale sanquirichese, che si colora in ogni suo angolo con botteghe, cantine e stand che offrono bruschette e pietanze locali di ogni tipo.

“Abbiamo cercato di mantenere quello che è lo standard che ormai ci contraddistingue in tutta la zona per la nostra manifestazione, che era una delle prime – spiega il sindaco di San Quirico d’Orcia Marco Bartoli -. Quindi la manifestazione di punta dell’inverno a San Quirico. Abbiamo introdotto alcune novità anche dal punto di vista più prettamente tecnico. Le tante presenze che si aspettano in questo fine settimana fanno ben sperare anche per i produttori per far conoscere, vendere e promuovere il loro prodotto di punta del nostro territorio e ovviamente le tante attività collaterali che porteremo avanti in questo in questo weekend”.

Festa che gira intorno all’olio extravergine d’oliva, il cosiddetto “Oro Verde della Val d’Orcia”, grazie alla quale gli olivicoltori del territorio presentano il loro bene più prezioso: l’olio che quest’anno nonostante i sempre più impellenti cambiamenti climatici è di ottima qualità e anche in buona quantità.

“Rispetto ad altri anni in cui la produzione è stata molto più scarsa o comunque molto più condizionata da quelli che erano gli eventi climatici, questa sembra un’annata molto più in linea con quelle che erano le previsioni e le aspettative di tanti produttori – prosegue Bartoli -. È un prodotto che purtroppo segue molto la stagionalità e quindi anche i cambiamenti climatici che ci accompagneranno in questi anni e che ovviamente ne condizionano la resa e la produzione. Resta un prodotto di nicchia o comunque un prodotto che punta molto sulla qualità e sulla territorialità. E questo ovviamente ci avvantaggia anche nella promozione del prodotto stesso”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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