E’ calato il sipario sulla Festa del Partito Democratico 2024 di Colle Val d’Elsa. Dopo giorni di dibattiti, attività politiche e culturali, ma anche cibo, intrattenimento, musica e divertimento, gli organizzatori danno appuntamento al prossimo anno. Non era scontato organizzare con entusiasmo la rassegna, data la sconfitta alle elezioni amministrative, che hanno visto trionfare il civico Piero Pii sul candidato del centrosinistra Riccardo Vannetti. I due consiglieri d’opposizione del Partito Democratico nella sala del consiglio colligiano, Francesco Cavalieri ed Enrico Galardi, celebrano la buona riuscita della rassegna.
“E’ stata la festa dei record” ha affermato Cavalieri, mentre Galardi ha fornito alcuni numeri, 4000 coperti al ristorante, 13mila schede vendute alle tombole, e vengono stimate 33mila donzelle vendute, istituzione cibaria della festa. A parte questi numeri, Cavalieri ha aggiunto: “La festa è volontariato, è stare insieme, è condivisione e cooperazione. Le iniziative politiche-culturali hanno registrato un numero di presenze che non si vedeva da tempo”. Galardi poi ha detto: “Sono stati 18 giorni veramente intensi ma anche pieni di soddisfazione per il risultato straordinario raggiunto. Questo certifica che la nostra comunità è viva. Ed è fondamentale sottolineare ancora una volta che la nostra festa viene realizzata esclusivamente grazie al lavoro volontario. Tutte le sere abbiamo raccolto firme a sostegno del Referendum contro l’autonomia differenziata e tesserato nuovi iscritti. Vorrei ringraziare di nuovo le decine di volontarie e volontari che hanno reso possibile tutto ciò. In queste settimane ci siamo tutti sacrificati, abbiamo anche riso e scherzato fra noi, si sono creati e rafforzati legami, talvolta ci siamo pure arrabbiati, ma nessuno si è arreso e abbiamo portato a casa un risultato da rivendicare con orgoglio. Alla base di tutto la passione, la voglia di stare insieme e la volontà di portare avanti le nostre idee”.
Anche Cavalieri ha ringraziato: “Ringrazio tutte e tutti coloro che si sono impegnati anche solo per un minuto affinché la nostra festa riuscisse o che hanno contribuito e partecipato in qualche modo alle nostre attività. Dopo le manifestazioni di affetto, di incoraggiamento, le semplici pacche su una spalla, gli abbracci di questi giorni, sono ancora più convinto di poter dire che è veramente un onore per me”.
