Festa Madonna delle Grazie Colle Val d'Elsa, la I° media dell'Arnolfo di Cambio ha dipinto il drappo del "Palio dei bambini"

Professoressa Marta Tanzini: "I ragazzi hanno provato a raccontare con entusiasmo l’armonia della loro città"

Di Redazione | 25 Agosto 2024 alle 19:30

Festa Madonna delle Grazie Colle Val d'Elsa, la I° media dell'Arnolfo di Cambio ha dipinto il drappo del "Palio dei bambini"

Il “Palio dei bambini” di Colle Val d’Elsa è inserito nel contesto della Festa della Madonna delle Grazie. Un momento di unione e divertimento che coinvolge i più piccoli. Il drappellone è stato dipinto dalla classe 1f della scuola media dell’Istituto Comprensivo 2 Arnolfo di Cambio di Colle di Val d’Elsa (Dirigente scolastico Monica Martinucci). Le tematiche del cencio sono molto importanti e riguardano i concetti di unione, amicizia e pace tra i popoli.

La professoressa Marta Tanzini, che ha accompagnato i ragazzi in questo progetto ha scritto: “Anche quest’anno l’ultima settimana di agosto si festeggia la Madonna delle Grazie nell’omonima frazione di Colle di Val d’Elsa. Questo appuntamento risulta particolarmente sentito dalla comunità colligiana che partecipa attivamente e con passione a tanti momenti di intrattenimento che stimolano e rafforzano la socialità cittadina nel rispetto di ogni diversità. In questo suggestivo contesto spicca il “Palio dei bambini” che come ogni manifestazione che si rispetti prevede un “drappo” dipinto. Per questa edizione si sono attivati i ragazzi della classe 1F scuola media dell’Istituto Comprensivo 2 Arnolfo di Cambio di Colle di Val d’Elsa che propongono un tema in cui si ribadisce il concetto di unione, amicizia e pace tra i popoli.

Questa iniziativa è stata per i miei ragazzi l’occasione per consolidare quel rapporto di vicinanza e fiducia con il territorio in cui vivono, per apprezzare quello che di bello accade in esso ma non di meno la conoscenza della bellezza che gli offre. Per cui nel loro “cencio” hanno voluto rappresentare la magia delle immagine dei nostri luoghi tra monumenti iconici più datati e più moderni, personalità storiche eccellenti e panorami incantati.

I ragazzi, inoltre, hanno apprezzato la profondità nascosta dietro la storia della città evidenziando una vita sociale attiva e tranquilla. In più hanno dato spazio alla loro interpretazione ed alla loro visione di comunità disegnando loro stessi vicini, per mano, in girotondo e a sostegno di tutto per dare un messaggio di speranza e di unione; un senso di amicizia e di pace che sorpassa ogni pensiero, ogni sentimento personale ed ogni contrasto. Una riflessione che rende ricchi perché la pace va oltre gli egoismi di ognuno di noi ed è l’unico gesto d’amore e di aggregazione che può rendere felici.

Anche i colori hanno valorizzato le immagini che, seppur nella loro semplicità, hanno riportato la realtà e l’impressione di una comunità complice che nasconde pensieri ma anche tante tante speranze.

Personalmente sono affascinata ma soprattutto grata ai miei ragazzi per la singolarità delle loro scelte e del lavoro svolto e piacevolmente stupita dell’entusiasmo che hanno dimostrato nell’aver provato a raccontare l’armonia della loro città”.



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