Festival della Salute a Siena, siamo al rush finale

Ad aprire l'ultima giornata il Talk Show sui “Vaccini e terapie monoclonali, siamo all’avanguardia”

Di Redazione | 14 Novembre 2021 alle 12:22

Festival della Salute a Siena, siamo al rush finale

Stasera si chiude, a Siena, la XIV edizione del Festival della Salute. Tanti appuntamenti interessanti, tanti ospiti. Tante persone, studenti coinvolti. Tante cose interessanti che potrete ritrovare a breve sui social e sul sito del Festival della Salute.

Unica assenza è l’evento di screening che era stato programmato per stamani ai Giardini de La Lizza con le associazioni e i volontari del territorio. Causa il tempo inclemente e le forti precipitazioni è stato annullato. A ciascuna delle molte associazioni partecipanti, gli organizzatori fanno pervenire il loro ringraziamento. In particolar modo a Croce Rossa Italiana, Misericordia di Siena, Corpo militare della Croce Rossa, IAPB , Protezione civile che in primo momento avevano deciso di sfidare il meteo.

“Un’annata straordinaria – dicono all’unisono Paolo Amabile, direttore artistico dell’evento e Mario Di Luca, organizzatore -: due festival in presenza ed in tv; una trasmissione televisiva che continuerà fino a Natale! E dunque avanti con la prossima puntata!”

Ha come tema “L’ospedale del futuro”, andrà in onda domani, lunedì 15 alle 19:00, sulle pagine Facebook del Green Social Festival e del Festival della Salute. Vi prenderanno parte: Mauro Berruto, allenatore di pallavolo e dirigente d’azienda. Già CT della Nazionale di pallavolo maschile, poi direttore tecnico della Nazionale italiana di tiro con l’arco. Domenico Di Martino, Ufficio tecnico Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, Roma. Francesco Dotta, prorettore dell’Università degli Studi di Siena. La Fondazione Charlie. Paolo Fusaro, direttore generale Mieci, società di Renovit. Alessandra Renieri, direttore Genetica Medica, Università di Siena. Luca Revelli, dell’UOC di Chirurgia Endocrina del Policlinico Gemelli di Roma, direttore del Master in Medicina del mare.

Il tema dello “Ospedale del Futuro” è quasi un tormentone al Festival della salute. Immaginare la salute, le malattie, le medicine e gli ospedali del futuro è stata una delle principali sfide del Festival della Salute 2021 nella lunghissima sequenza di eventi che si stanno per concludere a Siena. Nell’arco di tre mesi sono stati circa 100 i convegni, le tavole rotonde, le conferenze e i seminari sui temi più attuali della medicina e 150 le interviste ad esperti sulla piattaforma Zorba, lanciate su televisioni e social.

L’ospedale del futuro sarà una città della salute che combini uno stile di vita sano e una tecnologia innovativa utilizzata soprattutto in chiave di medicina preventiva. L’ospedale “ideale” sarà un luogo dove l’efficienza, la sostenibilità e il pieno rispetto del paziente possano coesistere. La proprietà curativa della figura del medico e di tutti gli operatori sanitari non potrà mai essere sostituita dalla tecnologia, anzi, dovrà essere mantenuta, migliorata, potenziata.

La tecnologia migliorerà notevolmente la sicurezza del paziente. l’accuratezza del trattamento e l’efficienza organizzativa con l’obiettivo di ridurre i anche i costi. L’innovazione tecnologica consentirà ai medici e agli operatori sanitari di avere più tempo per praticare una medicina di qualità con particolare attenzione alle competenze cliniche e comunicative.

Nell’ospedale del futuro ci sarà sempre più spazio per la Medicina di precisione, per la Medicina personalizzata (o Medicina sartoriale, “cucita addosso” al singolo paziente) e per la Medicina traslazionale, scienza spiccatamente interdisciplinare che combina discipline, risorse, competenze e tecniche per promuovere miglioramenti nella prevenzione, nella diagnosi e nelle terapie.

La trasmissione – l’undicesima – di Zorba ((17) Zorba | Facebook) potrà essere seguita su  RadioSienaTv (canale 90 TDT) venerdì 19 alle 22.45.

In apertura dell’ultima giornata del Festival della Salute, si è svolto il Talk Show sui “Vaccini e terapie monoclonali, siamo all’avanguardia” , condotto dal direttore scientifico del festival Professor Luca Revelli che ha ospitato il Mario Tumbarello, Direttore UOC Malattie Infettive e Tropicali ed in video collegamento la dott.ssa Monica Bocchia, Direttore UOC Ematologia.
“In questi giorni abbiamo parlato di ricerca, innovazione e nuove tecnologie – introduce Revelli – e immaginato il futuro della medicina verso una medicina di qualità, personalizzata, ritagliata indosso al singolo paziente, e transazionale ovvero multidisciplinare. Cosa significa medicina personalizzata?”

“Medicina personalizzata – afferma il dottor Tumbarello – significa utilizzare i migliori farmaci per determinate situazioni e determinati pazienti. Gli anticorpi monoclonali, ad esempio, sono una realtà presente per quanto riguarda il Covid e ce ne sono tanti in sperimentazione. Come Ospedale Le Scotte siamo parte della sperimentazione della monoclonali del professor Rappuoli che costituiscono un’importante realtà e, se confermano i dati che abbiamo, potranno essere un’arma determinante”.
“La terapia personalizzata è nata con l’ematologia – prosegue la dott.ssa Monica Bocchia, Direttore UOC Ematologia -. Da anni usiamo anticorpi monoclonali ed essi rappresentano uno degli strumenti più utilizzati ed efficaci. Studiando la malattia e l’ambiente, siamo in grado di andare a vedere com’è una determinata cellula in quel paziente e riusciamo ad intervenire in maniera mirata. Le prospettive future sono molto forti nel nostro campo”.
In relazione al problema del riscaldamento globale si parla anche di antibiotico-resistenza.

“Gli antibiotici hanno cambiato la storia della medicina e la storia naturale di tantissime cose – spiega il dottor Tumbarello -. Rappresentano un’arma determinante nelle mani della medicina. C’è un report inglese che prevede in futuro migliaia di morti per antibiotico-resistenza. I meccanismi di resistenza ai batteri sono sempre di più. Oggi gli antibiotici sono in grado di resistere, ma dovremo vedere come andrà in futuro. Dobbiamo usare al meglio gli antibiotici che abbiamo per contrastare queste infezioni e gestirli al meglio per ottimizzarne uso”.
L’aumento delle malattie ematiche e l’incremento dei casi è legato a inquinanti ambientali?

“Esistono molteplici cause – spiega la dott.ssa Bocchia – vediamo un aumento legato a tanti fattori. Dobbiamo trattare ogni singolo caso in maniera personalizzata con percorsi personalizzati di cure, diretti a conservare la qualità della vita e non solo la quantità. Il paziente deve essere considerato nella sua totalità olistica e visto come una persona curabile e non più come una malattia curabile”.

C’è il ritorno di malattie virali e infettive. Cosa dobbiamo temere?

“Le malattie infettive ci sono sempre state – afferma Tumbarello – ci sono ancora oggi segnalazioni di tubercolosi. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ma credo che il Covid ci abbia insegnato qualcosa, perché riuscire ad avere un vaccino in tempi così rapidi, è stata una cosa straordinaria”.



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