Le “Fiaccole” di Abbadia San Salvatore rappresentano senza dubbio una delle tradizioni ancestrali e misteriose legate al fuoco più affascinanti e uniche al mondo. Si tratta di un rito che celebra una delle più antiche feste del fuoco, nata da una singolare tradizione millenaria, intimamente sentita e molto partecipata, che, nella città del Monte Amiata, si rinnova ogni 24 dicembre.
La sera della Vigilia il paese infatti si illumina con la luce e il calore di decine di fiaccole che ardono tutta la notte. È un’usanza antichissima che affonda le proprie radici ai tempi dei romani e alle origini della comunità di Abbadia San Salvatore. Una tradizione millenaria che anno dopo anno rinnova con l’antico rituale del fuoco il legame stretto tra riti pagani e la festa cristiana per antonomasia.
Ancora oggi si respira un’atmosfera antica e sacra intorno a quei fuochi, certamente rallegrata dai canti di Natale, dal vin brûlé e dai dolci preparati dagli abitanti del borgo che allieteranno la lunga notte della Vigilia.
Alle 18, puntuale come ogni anno, viene dato il via alla Cerimonia di Accensione con la “Benedizione del Fuoco” che segna l’inizio della festa con l’accensione della fiaccola davanti al municipio di Via Roma. Da qui i Capi Fiaccola, con le loro torce divampanti, portano il fuoco che accenderà le altre decine di fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto del borgo amiatino.
Una storia affascinante quella delle “Fiaccole”, che resiste a guerre, a pandemie e ai cambiamenti del tempo per cui l’Amministrazione Comunale ha voluto intraprendere dallo scorso anno il percorso verso il riconoscimento di questa festa rituale a Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità da tutelare, ma in attesa di conoscere il responso dell’Unesco, l’edizione 2023 è pronta ad illuminare un nuovo Natale.