Il 10 gennaio si celebra la Giornata mondiale di Riduzione dei Costi Energetici, una ricorrenza che si pone come obiettivo la sensibilizzazione sulla necessità di ridurre i costi dell’energia. Sembra un singolare paradosso italiano visto che il 10 gennaio 2024 è la data tecnica della fine del mercato tutelato per i 6,1 milioni di utenti italiani che hanno finora usufruito di tariffe a maggior tutela per il gas. Cosa cambia quindi? Da oggi tutti i consumatori dovranno scegliere tra le offerte proposte dai diversi gestori che le faranno in un regime di concorrenza. L’uscita dal mercato tutelato per il gas prevede comunque una fase di transizione, sarà infatti possibile mantenere lo stesso gestore per un anno con un’offerta PLACET cioè un prezzo fissato dal venditore e rinnovato ogni 12 mesi. Ad impensierire i consumatori è anche lo stop all’IVA al 5% sul gas metano e il ripristino dell’aliquota IVA ordinaria al 22%, che di sicuro inciderà sulle prossime bollette.
“Quella dell’IVA al 22% è il ripristino del sistema che c’era precedentemente ai provvedimenti presi dal Governo Draghi per contrastare l’aumento dei costi dell’energia tra il 2021 e il 2022, ed è chiaro come questo comporterà un aumento dei costi rispetto a quelli che ci sono stati negli ultimi due anni – commenta il referente regionale di Federconsumatori Gabriele Mori -. Per quanto riguarda le differenze dei prezzi tra mercato tutelato e mercato libero è difficile fare una stima precisa perché dipende dall’offerta che viene sottoscritta. Un appello importante: mai fidarsi di chi offre risparmi molto alti, valutare smepre bene ciò che ci offrono e il contratto che viene sottoscritto”.
Anno nuovo, nuove bollette quindi e un mondo di offerte davanti ai cittadini con le quali non sempre è semplice confrontarsi. Per questo Federconsumatori avverte di prestare massima attenzione e seguire scrupolosamente i passaggi indicati dall’ARERA, l’ente statale per la regolazione dell’energia.
“La cosa che consigliamo a chi deve operare una scelta è intanto di utilizzare il sito dell’ARERA, il quale, attraverso la compilazioni di alcuni dati che si trovano in bolletta, può avere un riscontro sulle offerte in base alla tipologia di consumo. Anche in questo caso – consiglia Federconsumatori -, valutare bene l’offerta e scegliere un gestore di cui ci si fida o che si conosce”.