Venerdì 24 e sabato 25 novembre i due eventi organizzati rispettivamente in memoria del professor Mauro Barni e per i quattro anni del documento “Grandi insufficienze d’organo end stage: cure intensive o cure palliative?”
Il fine vita è sempre un argomento molto delicato e discusso negli anni, affrontato da detrattori e supporter negli anni da numerose conferenze. Questa settimana sono organizzate bene due sull’argomento a Siena, ognuna organizzata dalla propria personale prospettiva e con proprie motivazioni.
La prima iniziativa si terrà il prossimo 24 novembre nell’aula magna del palazzo del Rettorato dell’Università di Siena, è intitolata “Mauro Barni e il suo messaggio di civiltà – La legge su fine vita” ed è organizzata dal circolo Anpi di Ateneo “Carlo Rosselli” con il patrocinio del Comune di Siena e dell’Università di Siena, per ricordare il professor Barni, rettore dell’Università di Siena dal 1970 per nove anni, ordinario di Medicina legale e studioso di temi legati alla bioetica, recentemente scomparso.
Dopo il saluto il saluto del rettore Francesco Frati che aprirà l’incontro alle ore 15.30, interverranno il professor Mario Gabbrielli, ordinario di Medicina legale presso l’Ateneo senese, l’Onorevole Donata Lenzi, relatrice del disegno di legge sul biotestamento, e la professoressa Giulia Simi, dell’associazione Luca Coscioni.
Il secondo appuntamento, dedicato a proporzionalità e misura delle cure, rispetto della dignità del fine vita, è il convegno “Saper desistere dai trattamenti futili, percorsi di cura per insufficienze d’organo e fragilità avanzata” che si terrà il 25 novembre a partire dalle 9.00 al Centro Didattico del Policlinico S. Maria alle Scotte a Siena con il patrocinio di Regione Toscana, Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva, USL Toscana sud est e AOU Senese.
L’evento arriva a quattro anni dall’approvazione del documento “Grandi insufficienze d’organo end stage: cure intensive o cure palliative?”, frutto della collaborazione fra rappresentanti di diverse branche della medicina assieme ad esperti di bioetica e di diritto per una pianificazione delle scelte di cura. Nel corso della giornata, intesa come un momento di formazione e riflessione interdisciplinare, saranno messe a confronto diverse esperienze cliniche legate ai cosiddetti “hospital dependent patients” in cui cure ormai superflue e sproporzionate compromettono la dignità del fine vita.