Finta rapina allo sportello di banca MPS, dipendente condannato a 5 anni e mezzo

Il giudice ha condannato un operatore dello sportello di Casciano di Murlo, che avrebbe simulato un colpo con tanto di pistola per appropriarsi di 94mila euro

Di Claudio Coli | 20 Luglio 2024 alle 9:00

Finta rapina allo sportello di banca MPS, dipendente condannato a 5 anni e mezzo

Furto, calunnia e truffa: è stato condannato a 5 anni e mezzo l’operatore di banca MPS accusato di aver inscenato una rapina allo sportello di Casciano di Murlo, nell’agosto 2020.

Sembrava un colpo da film americano e invece l’indagine della Procura ha stabilito che si è trattato di una messa in scena per fare sparire 94mila euro dalla cassetta di sicurezza. Una tesi accolta dal giudice Andrea Grandinetti che ha disposto la condanna, il risarcimento da 100mila euro alla banca, e da 15mila euro alle parti civili.

Era l’agosto 2020 quando i Carabinieri della compagnia di Montalcino intervennero di prima mattina nell’agosto 2020 presso la filiale di banca Mps a Casciano di Murlo, ipotizzando sul momento un colpo in pieno stile. Ma in realtà secondo quanto ricostruito anche tramite la visione delle telecamere, non ci sarebbe stata nessuna rapina, anzi sarebbe stata tutta una finzione da parte di un dipendente della banca per portarsi via il bottino dalla cassetta di sicurezza da quasi 100mila euro. Per questo l’uomo era finito a processo per simulazione di reato, furto, calunnia (avendo accusato della rapina due persone che sarebbero estranee ai fatti) falso e truffa, visto che dopo la presunta falsa rapina l’uomo lamentò problemi di salute legati al fatto e ottenne dall’Inail un certificato di inabilità.

Una vicenda che ha lasciato comunque delle zone d’ombra, in quanto – come evidenziato dalla difesa dell’imputato – non c’era un movente economico per mettere a segno il colpo e i soldi non sono mai stati trovati nella disponibilità del dipendente di banca.

Claudio Coli

Nato a Siena il 20-07-1990, è iscritto all'ordine dei giornalisti come giornalista pubblicista dal 25 marzo 2013. Ha iniziato a scrivere di sport, in particolare di pallacanestro, seguendo l'epopea della Mens Sana Basket negli anni duemila. È poi passato alla cronaca locale e da alcuni anni si occupa anche di cronaca nera e giudiziaria.



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