È stato presentato questa mattina dal presidente Carlo Rossi e dal direttore generale (provveditore) Marco Forte il Documento Programmatico Previsionale 2022 della Fondazione Mps, elaborato dalla Deputazione Amministratrice sulla base delle linee di indirizzo pluriennali deliberate a fine settembre scorso dalla Deputazione Generale.
Il documento strategico si inserisce appieno nel percorso denominato «Siena 2030», attivato fin dal 2019, e basato su un metodo partecipativo condiviso con i diversi attori territoriali, per promuovere una riflessione collettiva di medio termine sul futuro del territorio senese guidata dalle analisi dei dati disponibili.
Permane al centro il tema della sostenibilità declinata nelle varie dimensioni (ambientale ma anche sociale ed economica).
La Fondazione Mps si conferma quindi “luogo di raccordo e confronto periodico” per promuovere e coordinare relazioni sociali e facilitare progettualità innovative volte allo sviluppo del territorio e della comunità in una logica di massima inclusività. In tale ambito si lavorerà ad un modello partecipativo anche nella prospettiva di favorire l’accesso alle risorse previste nel Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza (PNRR).
Attività Istituzionale – Le attività programmatiche si svilupperanno in tre macro-aree e ambiti di specializzazione quali: Arte e cultura (per promuovere la gestione sostenibile i beni e iniziative culturali come leva di sviluppo); Sicurezza sociale e benessere (per la promozione dell’autonomia e benessere della persona); Ricerca e sviluppo territoriale (promuovere l’occupabilità e l’occupazione qualificata; valorizzazione dell’economia della conoscenza e dell’innovazione). L’attività istituzionale si concentrerà, principalmente nella provincia di Siena, e sarà adottato, quanto più possibile, un approccio innovativo e intersettoriale che privilegi partenariati, alleanze locali, nazionali e internazionali in grado di attrarre risorse esterne. La Fondazione incoraggerà, inoltre, i processi che promuoveranno le politiche di genere e identità sociale, favorirà il coinvolgimento degli attori istituzionali in un’ottica di massima trasparenza e rendicontazione dei risultati e dell’impatto. Sarà garantita continuità ai percorsi di sviluppo di progetti storici come la Fondazione Accademia Musicale Chigiana, il Polo Musicale Senese, Vernice Progetti. Permane la forte attenzione alla ricerca scientifica con il sostegno ai progetti di sviluppo della Fondazione Toscana Life Sciences (FTLS).
Sempre nel campo dell’innovazione e delle scienze della vita sarà consolidato e strutturato il Parco Scientifico dell’Intelligenza Artificiale SAIHub, nato nel 2020 per impulso della Fondazione Mps con il concorso di Fondazione TLS, del Comune di Siena, dell’Università di Siena, di Confindustria Toscana Sud e di una solida rete di imprese, a cui è affidato il compito di contribuire a creare un ecosistema locale in grado di generare occupazione qualificata e sviluppo, sia attraverso la promozione di azioni di orientamento e formazione (es. borse di studio STAYHub) che mediante il sostegno alla ricerca e all’innovazione.
Proseguiranno i progetti identitari come ad esempio sCOOLFOOD, Ikigai, Alleanza Carbon Neutrality Siena. Particolare attenzione sarà rivolta al settore agroalimentare attraverso il progetto Siena Food Lab con bandi tematici. Continua e si rafforza l’impegno nei confronti di specifiche fasce fragili della popolazione, tra cui minori e anziani (es. partecipazione al Fondo di contrasto alla povertà educativa dell’Acri; bando Mobilità solidale e servizi di prossimità; Durante e Dopo di Noi, teatro sociale).
Continuerà il rapporto diretto con le Contrade del Palio di Siena in un’ottica strategica di promozione del patrimonio umano, sociale e culturale.
Ogni intervento sarà gestito attraverso l’integrazione di tutti gli strumenti operativi attualmente disponibili: progetti di terzi, bandi e interventi diretti.
Le risorse a disposizione delle attività istituzionali nel 2022 sono stimabili in circa 5,5 milioni. La Fondazione potrà inoltre impiegare eventuali ulteriori risorse per finanziare progetti pluriennali costituendo dei fondi speciali, in un’ottica di sostegno allo sviluppo economico e sociale orientato all’innovazione.
Gestione del Patrimonio. L’Ente continuerà ad agire come un investitore di lungo periodo con una spiccata diversificazione del portafoglio e con obbiettivi quali la redditività adeguata e il controllo della volatilità dei rendimenti.
“Con i soldi ottenuti da Banca Mps cercheremo di incrementare il patrimonio – spiega il provveditore della Fondazione Mps Marco Forte – Questo dipenderà anche dalla disponibilità del Ministero a far sì che la somma incassata venga posta tutta a patrimonio. In quel caso potremmo chiudere con un patrimonio netto superiore ai 600 milioni. Pensiamo di poter arrivare, nel corso del triennio, a circa 7 milioni di erogazioni: questo è il nostro obiettivo“.
“Sono arrivati questi 150 milioni, speriamo che questo produca un grosso incremento del patrimonio – commenta il presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi – Dovremo essere bravi a gestirlo, si tratta di un patrimonio liquido che sarà condizionato dall’andamento dei mercati. Noi cercheremo di fare la nostra parte, con grande prudenza e diversificazione“.