Con l’approvazione dello statuto durante l’odierno Consiglio Comunale è ufficialmente nata la nuova Fondazione Santa Maria della Scala. La Fondazione si doterà di una Assemblea Generale e di un cda, il quale sarà composto dal presidente e i consiglieri di maggioranza (scelti dal Comune) e dai soci di minoranza che saranno invece individuati dall’Assemblea. La Fondazione avrà inoltre un direttore, il cui mandato avrà una durata di tre anni, che sarà scelto dal cda mediante una selezione pubblica. Gli altri organi saranno il comitato tecnico-scientifico e l’organismo di controllo.
“Abbiamo dotato la struttura di una personalità giuridica che ci consentirà di avere più agile accesso ai finanziamenti del Ministero e interloquire con le società che gestiscono i grandi musei – afferma il sindaco di Siena Luigi De Mossi – Abbiamo cercato di caratterizzare fortemente una presenza importante e centrale da parte del Comune per evitare qualunque tipo di fraintendimento. L’idea è quella che l’Amministrazione Comunale abbia un forte controllo sulla fondazione”.
“Ci sono alcune questioni che dovranno essere chiarite strada facendo, soprattutto dagli organi sovraordinati, Regione e Ufficio delle Entrate, per verificare se si può fare una Fondazione di partecipazione del terzo settore – commenta il consigliere comunale Pierluigi Piccini – Si mette un punto fermo sul passato e si apre una stagione totalmente nuova. Se non venisse inclusa nel terzo settore diverrebbe una fondazione di partecipazione normale, perdendo le agevolazioni fiscali e di finanziamento del terzo settore, che potrebbero invogliare il privato a entrare”.
Alla votazione dello statuto non ha partecipato il presidente del Consiglio Comunale Marco Falorni. Non una scelta politica la sua, “ma di coerenza personale“. In passato Falorni ha infatti contrastato l’idea di una Fondazione per la gestione del Santa Maria della Scala, e sembra essere rimasto fedele alla propria opinione.