Oltre 3 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo 21/27 per finanziare percorsi di formazione rivolti a detenute e detenuti, anche minori, nei penitenziari toscani. È la dotazione finanziaria di due avvisi regionali rivolti agli organismi formativi accreditati e alle imprese attive sul territorio regionale. Per i progetti dedicati alle persone maggiorenni sono stati stanziati 2 milioni e 126mila euro, mentre per quelli dedicati alle utenti e gli utenti della giustizia minorile circa 1 milione di euro.
Gli avvisi rientrano nell’ambito delle due intese sottoscritte alcune settimane fa tra pubbliche amministrazioni, tra cui il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria Toscana-Umbria (Prap) e il Centro per la giustizia minorile per la Toscana e l’Umbria (Cgm), per l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro.
“I percorsi, sia di gruppo che individualizzati, permetteranno di acquisire gratuitamente quelle competenze utili per favorire l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro, promuovendo una effettiva integrazione sociale e contrastando povertà, esclusione e rischio di recidiva”, spiega l’assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardini. “In questi ultimi anni – prosegue – la Regione ha messo in campo vari percorsi formativi per l’inserimento o il reinserimento lavorativo delle persone detenute perché crediamo fermamente, come ci dice la nostra Costituzione, che il lavoro sia un diritto e debba esserlo per ogni persona. Adesso vogliamo potenziare e rendere strutturale questo nostro impegno. Il lavoro è dignità e nessuno, nessuna, deve restare escluso”.
Sarà possibile presentare domanda di finanziamento entro le 13 del prossimo 15 settembre, attraverso il Sistema Informativo FSE (https://web.rete.toscana.it/fse3).
Gli avvisi – promossi nell’ambito di GiovaniSì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani – sono disponibili online alle pagine web https://www.regione.toscana.it/pr-fse-2021-2027 e www.giovanisi.it.
Sarà garantito il finanziamento di un progetto destinato ai detenuti adulti per ciascun Istituto penitenziario del territorio regionale e di un progetto destinato agli utenti della giustizia minorile per ciascuna area provinciale.