“Sei mesi effettivi di chiusura e ristori ridicoli per chi ha avuto la fortuna di averli, non sufficienti a sostenere il lavoro di un’impresa. Queste sono le parole più frequenti uscite dalla bocca di chi lavora nelle palestre. Lo Sport viene purtroppo immaginato come del volontariato, senza dimenticare che vi sono invece persone che vi lavorano, che fanno investimenti e pagano mutui per far andare avanti i loro centri sportivi. Pertanto vanno considerati alla pari di artigiani o piccole imprese. L’impressione invece è che i lavoratori delle palestre siano stati inquadrati come degli ‘appestati’. Una follia. Se si vuole tener chiuse le palestre vanno garantiti ristori reali ed immediati, non elemosina. Inutile anche dare 800 euro ai collaboratori sportivi, se poi non si aiutano i proprietari delle strutture. Se il proprietario fallisce, perde pure il lavoro il collaboratore”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati di Forza Italia Erica Mazzetti, Massimo Mallegni e Marco Marin che con il dipartimento sport della Toscana e con Baldi, hanno incontrato il settore del fitness.
“Forza Italia chiede al Governo il 90 per cento dei ristori rispetto al fatturato 2019, il blocco totale dei pagamenti, dei mutui e dei leasing, lo stop a tutte le utenze da pagare, ed infine che i ristori siano considerati sia rispetto all’attività istituzionale che a quella commerciale delle palestre senza che l’una escluda l’altra” aggiungono. “Lo sport merita rispetto e non si può condannare al fallimento. Per questo su sollecitazione degli addetti coinvolgeremo anche OMS. Le palestre vanno salvate. Non è tollerabile vedere proprietari e lavoratori costretti a vendere le loro attrezzature per restare in vita. Evidentemente il Governo non ha compreso le reali esigenze del Paese. Come Forza Italia continueremo le nostre battaglie in tutte le sedi istituzionali accanto al mondo dei centri sportivi” concludono.