FP Cgil Siena: "Non bastano alloggi per specializzandi, servono politiche per rilancio delle Scotte"

Secondo il sindacato, i problemi di attrattività dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese dipendono da tanti fattori, sia interni che esterni

Di Redazione | 17 Ottobre 2024 alle 15:32

FP Cgil Siena: "Non bastano alloggi per specializzandi, servono politiche per rilancio delle Scotte"

“Rischia di essere solo uno spot il progetto sperimentale del Comune di Siena per tre alloggi gratuiti a tre medici specializzandi. I problemi di attrattività dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese dipendono da tanti fattori, alcuni interni alle Scotte, tanti altri legati al contesto di Siena ed in particolare al costo della vita e degli alloggi che non fanno scegliere la nostra città ai professionisti sanitari, medici e del comparto”.

E’ quanto sostiene il sindacato FP Cgil Siena in una nota.

Appare riduttivo circoscrivere il problema ai soli specializzandi medici: calano le iscrizioni a infermieristica e altre professioni sanitarie e dalle graduatorie concorsuali i lavoratori sistematicamente rifiutano la nostra città – si legge ancora -.

Per questi lavoratori, professionisti sanitari del comparto ugualmente fondamentali per il sistema non si fa nulla.

Se da una parte richiediamo una maggiore attenzione per il personale delle Scotte, dall’altra registriamo un totale disimpegno da parte dell’istituzione locale su questo terreno.

Ricordiamo che il nostro capoluogo risulta tra le città più care d’Italia, con l’inflazione più alta ed una maggior spesa aggiuntiva su base annua a famiglia, i lavoratori della sanità, in particolar modo i più giovani, che si spostano su Siena devono fare i conti con questa realtà.

Non si trovano alloggi ma soprattutto quelli che possono essere reperiti sul mercato hanno un costo che incide per quasi la metà del reddito di un normale dipendente del settore sanitario.

Per non parlare della difficoltà nei collegamenti viari, nei servizi di trasporto pubblico e nelle infrastrutture della città, impianti sportivi, attività ricreative e culturali. Se vogliamo che le fughe dal Policlinico segnino una battuta di arresto è fondamentale che il Comune di Siena costruisca politiche vere di attrattività della città e non continui a fare orecchie da mercante, negando il problema e non promuovendo alcuna azione in tal senso.

La CGIL, insieme alle altre organizzazioni sindacali, sta chiedendo da tempo l’apertura di un tavolo di confronto con tutte le istituzioni e le parti sociali per dare una prospettiva di rilancio all’economia e al tessuto produttivo di questa città. Come FP CGIL pensiamo che anche da questo, dalla sostenibilità della vita e la sua qualità passi la capacità di dare una prospettiva di rilancio del Policlinico”.



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