Come un fulmine a ciel sereno la notizia della morte di Franco Caroni si è abbattuta su Siena Jazz. Tra le aule e i corridoi vuoti, in un’atmosfera di surreale silenzio là dove, di solito, suoni e melodie s’intrecciano ai sorrisi degli studenti, oggi c’è solo spazio all’amarezza della scomparsa di un amico prima di tutto. Un’amarezza che assume il sapore dello sconforto al pensiero che il fondatore del Siena Jazz sarebbe potuto diventarne presto il Presidente Onorario.
“Una notizia tremenda che ci ha colpito tutti – spiega l’attuale presidente del Siena Jazz Massimo Mazzini -, questa associazione, questa istituzione che lui ha fondato, ma anche tutta la città che sta reagendo con decine e decine di persone che stanno venendo qua o che ho incontrato e tutti esprimono il dolore, l’amarezza e il cordoglio alla famiglia Caroni”.
Stavate pensando d’istituire la figura del presidente onorario per cucirla addosso a lui…
“Esattamente. Forse attirandomi anche qualche antipatia era la proposta che avevo fatto a Franco. Ci siamo incontrati tantissime volte nell’ultimo mese. Poco prima di Natale era saltato un incontro anche con l’assessore Tucci. Mi ha mandato un messaggio augurale molto carino a cui ho risposto e da allora non l’ho più sentito fino alla triste notizia”.
Rimane l’amarezza di non essere riuscito a farlo presidente onorario di Siena Jazz?
“E’ vero. Studieremo qualcosa come Cda, come Siena Jazz e nei prossimi giorni dovremo necessariamente fare qualcosa in questo senso”.
