“Da mesi Fratelli d’Italia denuncia l’assurdità del fatto che i tamponi molecolari per la diagnosi di COVID-19 eseguiti ai Cittadini di Siena vengono processati presso i laboratori ASL di Grosseto ed Arezzo e non alle Scotte. Questa procedura è stata ed è causa di continui problemi ed incertezze che vanno a gravare sui Cittadini, già duramente provati ed in ansia per il responso diagnostico proprio e dei familiari, oltre a creare disagi in relazione ai provvedimenti restrittivi disposti dall’Igiene Pubblica” scrivono il Coordinatore Comunale FdI Siena Enrico Tucci e Francesco Michelotti, Commissario Provinciale FdI Siena.
“Nel Giugno abbiamo sollevato con forza il problema ed annunciato col Presidente della Commissione Sanità Barbara Magi iniziative in Comune e in Regione. In Settembre, col Capogruppo in Regione Francesco Torselli, abbiamo tenuto a Siena una conferenza stampa in cui abbiamo ribadito le criticità irrisolte, annunciato una raccolta firme ed anticipato una interrogazione scritta in Regione da parte del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia.
Non viene qui contestata la qualità della refertazione dei laboratori della USL, dotata di tutte le opportune certificazioni, ma l’incongruenza di avere a Siena una Azienda Ospedaliera Universitaria con laboratori di avanguardia, che nelle prima fase della pandemia ha processato con metodologia propria tamponi provenienti da tutta la Regione, e non poterne usufruire.
Qualche giorno fa l’Assessorato alla Sanità della Regione Toscana ha risposto all’ interrogazione di Fratelli d’Italia allegando una nota del DG della AUSL Toscana Sud Est, nella quale testualmente si afferma che “la scelta di effettuare gli accertamenti diagnostici sui tamponi rinofaringei del territorio della provincia senese presso i laboratori di Arezzo e Grosseto è emersa esclusivamente a seguito della valutazione del costo da sostenere per l’effettuazione di tale accertamento diagnostico”.
Preso atto di questo, Fratelli d’Italia chiede un immediato confronto tra i due DG della USL e della AOUS perché sia trovato un accordo equo tra le due Aziende, che consenta finalmente di tornare a processare i tamponi molecolari dei Cittadini Senesi a Siena. Non dovrebbe essere difficile, non solo perché entrambe fanno parte della stessa Sanità Toscana, finanziata con i contributi dei cittadini, ma anche per finirla con contrapposizioni incomprensibili, che ne minano la credibilità presso gli Assistiti”.