Fratoianni (Avs): "Il governo si attivi per scongiurare la chiusura degli stabilimenti Beko in Italia"

Interrogazione parlamentare Avs ai ministri Urso e Calderone. "È inaccettabile che il calo dei profitti delle aziende si scarichi sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie"

Di Redazione | 22 Novembre 2024 alle 19:25

Fratoianni (Avs): "Il governo si attivi per scongiurare la chiusura degli stabilimenti Beko in Italia"

“Vogliamo sapere dal governo quali iniziative urgenti abbia attivato per scongiurare gli annunciati licenziamenti e la cessazione delle attività della Beko, di proprietà dell’azienda turca Arcelik e di Whirpool,  negli stabilimenti di Siena, Comunanza e Cassinetta, e per assicurare il prosieguo della totalità delle attività della Beko, anche in applicazione dei poteri “Golden Power” da parte dell’esecutivo del nostro Paese”.

È quanto si legge nell’interrogazione parlamentare di Avs, primi firmatari Nicola Fratoianni, Franco Mari e Marco Grimaldi, ai ministri delle imprese e del lavoro.

“Beko ha annunciato – si legge nell’interrogazione parlamentare – quasi duemila esuberi a livello nazionale e la chiusura, entro il 2025, degli stabilimenti di Siena, Comunanza (Ascoli Piceno) e, parzialmente, Cassinetta;  si tratta di un quadro che, se confermato, comporterebbe il sostanziale smantellamento delle attività dell’azienda nel nostro Paese”.

“È evidente che sull’attuale contrazione dei consumi di elettrodomestici pesa il calo del potere d’acquisto delle famiglie, pesantemente colpito dall’inflazione e non rilanciato da politiche economiche espansive e sono cresciuti, inoltre, anche a causa delle guerre e delle tensioni geopolitiche, i costi dell’energia, sia per i consumatori, sia per i produttori e, per il sistema industriale, tuttavia  è inaccettabile che il calo dei profitti venga colmato scaricando tutti i costi sui lavoratori e che il taglio all’occupazione e la chiusura degli stabilimenti sia l’unica soluzione proposta anche da solidi gruppi industriali presenti nel panorama europeo e mondiale. Le intenzioni della Beko, tuttavia, ben potrebbero essere ridimensionate attraverso l’esercizio di quella “Golden Power” che nei mesi scorsi il governo si è vantato di avere inserito a protezione dei lavoratori nella fase di cessione di Whirlpool a Beko e che doveva servire come deterrente contro i licenziamenti”.



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