Fruendo: gli esternalizzati devono tornare al Monte

Di Redazione | 19 Ottobre 2016 alle 1:10

Fruendo: gli esternalizzati devono tornare al Monte

Sono un migliaio i dipendenti Mps che furono ceduti a Fruendo. La sentenza li reintegra

Sono un migliaio i lavoratori Fruendo che hanno festeggiato la sentenza della Corte di appello di Firenze, arrivata nel pomeriggio di martedì 18 ottobre, che conferma la sentenza di primo grado pronunciata dal tribunale di Siena a favore dei lavoratori trasferiti da Mps a Fruendo e che avevano fatto ricorso al giudice del lavoro.

La conseguenza è che i lavoratori ricorrenti a Siena, come in altre parti d’Italia, potrebbero far ritorno al Monte.

Fruendo è l’azienda nata da un accordo tra Mps e Bassilichi, con la cessione di un ramo di azienda di persone impegnate nel cosiddetto “back office” da parte della Banca senese.  Sono gli “esternalizzati”, operazione che la Banca mise in atto per cedere parte del suo personale, con la sola sicurezza del mantenimento per cinque anni degli importi degli stipendi.

Lo scorso 7 luglio, una sentenza del Presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Lecce  Mario Benfatto  aveva messo in evidenza la mancanza della preesistente autonomia funzionale del ramo d’azienda ceduto da Mps a Fruendo e nella sentenza del 20 luglio il giudice Amato Carbone sì è pronunciato per l’inefficacia del contratto di cessione del ramo d’azienda rispetto ai lavoratori che non hanno prestato il consenso.

I lavoratori quindi dovrebbero tornare alla “casa madre” ed essere reinseriti nell’organico della Banca.

Una sentenza che arriva proprio nel momento in cui il cda Monte dei Paschi paventa esuberi per circa 3000 dipendenti.



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