Funghi che passione, ma anche massima attenzione intorno a questo mondo così incantato quanto pericoloso. A ribadirlo sono i numeri segnalati dalla Asl Toscana Sud-Est: 15 casi di intossicazione, di cui ben 8 in provincia di Siena con altrettanti ricoveri in ospedale. Un bilancio pesante di questa settimana che ha visto impegnati i tecnici micologi del Dipartimento della Prevenzione a supporto dei Pronto Soccorso della Asl Toscana Sud Est. Rischi e pericoli che però nascono già dal momento della raccolta, quando i tanti cercatori e amanti di funghi si introducono nei boschi e per diverse ragioni non riescono ad uscirvi. Un dato anche questo ben segnalato dai tanti interventi dei Vigili del Fuoco di Siena.
“Nelle ultime quattro settimane ho parlato con una statistica che ho avviato da metà settembre ad oggi solo nella provincia di Siena abbiamo fatto dieci ricerche di persone disperse – spiega il comandante provinciale dei vigili del fuoco Paolo Bruno De Paola -: il 70% di queste erano fungaioli. Gli altri tre interventi riguardavano persone che si erano avventurate nel bosco, ma non per cercare funghi, ma qualcuno si era infortunato, era rimasto a terra e non poteva tornare con le proprie gambe indietro”.
Massima attenzione e mai sottovalutare le buone pratiche per i cercatori di funghi o per chiunque voglia farsi una girata nel bosco.
“Intanto bisogna guardare il proprio stato fisico, ci troviamo di fronte a situazioni in cui nel bosco si avventurano persone anziane, da sole, che hanno anche delle patologie, per cui lo stato fisico è la prima cosa che deve indirizzare una persona se affrontare quella passeggiata, che però può diventare un’altra cosa in corso d’opera – elenca il comandante De Paola le buone pratiche da seguire per introdursi in un bosco -. Analizzare le condizioni meteo e valutare soprattutto anche l’orario in cui uno si appresta a fare questo tipo di attività di passeggiata in cerca di funghi. Un altro consiglio non andare mai da soli, cercare di essere sempre almeno in coppia, se non anche in un gruppo più nutrito, in modo tale da avere non solo un telefono dietro, ma magari averne due con una persona vicino che comunque può segnalare se una persona si dovesse anche infortunare; andare soprattutto con telefoni carichi e che quindi possano mandare la posizione quando noi riusciamo a parlare con la persona o con chi è vicino. Avere un abbigliamento adeguato, anche in base al tempo che permetta di coprirsi, se dovessero cambiare improvvisamente le condizioni meteo, per non rischiare l’ipotermia, soprattutto le scarpe sono importanti. Recuperiamo nel bosco persone che hanno un abbigliamento inappropriato, a cominciare proprio dalle scarpe”.