Spesso si sente dire che non è semplice amministrare i comuni di dimensioni medio-piccole, con poche risorse a disposizione. E ultimamente sono tornati d’attualità richieste e referendum per le fusioni tra centri confinanti. Al confine della provincia di Siena è accaduto con l’unione tra Barberino val d’Elsa e Tavarnelle. Da un po’ di tempo si sente dire che questo “matrimonio” potrebbe essere celebrato anche a Casole d’Elsa. Insieme a Colle val d’Elsa? O unendosi a Radicondoli? Al sindaco di Casole, Andrea Pieragnoli, questo essere tirati per la giacchetta non piace e a Buongiorno Siena ha ribadito la sua contrarietà a ogni tipo di fusione paventata con altri comuni limitrofi.
“Non ci sono i presupposti, questi municipi sono consolidati ormai da anni e non credo che una fusione porti valore aggiunto”, ha detto.