La proposta di legge per il cambio di denominazione del comune di Gaiole in Chianti in “comune di Gaiole in Chianti storico”, avanzata all’unanimità il 20 aprile 2018 dal Consiglio comunale, è all’esame della Commissione regionale Affari Istituzionali. Il 16 marzo la Commissione si è riunita chiamando per la seconda volta in audizione il sindaco, Michele Pescini, che era già stato sentito il 18 ottobre 2018, dopo che il 6 giugno 2018 la proposta era stata dichiarata procedibile dall’allora presidente del consiglio Regionale Eugenio Giani.
Con la nuova legislatura, l’attuale presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha quindi ripreso l’istanza, consentendo al procedimento di seguire regolarmente l’iter previsto. Entro 9 mesi la proposta dovrà essere portata in Consiglio regionale, per una definitiva pronuncia ufficiale.
“Ringrazio tutta la Commissione regionale Affari Istituzionali e il suo presidente Giacomo Bugliani – commenta il sindaco, Michele Pescini – per l’interesse dimostrato nei confronti della nostra proposta, capace di aggiungere valore a tutto il Chianti rilevandone le peculiarità. Questo ho ribadito durante la seduta, essendomi stata data l’opportunità di spiegare anche ai nuovi commissari eletti lo scorso settembre, il senso e il valore profondo della nostra richiesta. Sono certo che il Consiglio regionale della Toscana non si farà sfuggire una così importante occasione di coinvolgimento e partecipazione popolare alle scelte e alla vita amministrativa del territorio. A questo proposito ricordo, infatti, che l’articolo 74 dello statuto regionale prevede la convocazione di un referendum consultivo per dare la parola ai cittadini di Gaiole, perché sono loro i veri protagonisti e a loro spetta di decidere il destino del territorio in cui vivono”.
“Nell’aprile del 2018 – prosegue il sindaco Michele Pescini- con la proposta di legge di aggiungere l’aggettivo storico al nome del nostro comune, il Consiglio comunale di Gaiole in Chianti si fece portavoce di un’istanza che veniva dalla popolazione stessa. Adesso quel procedimento sta seguendo il suo iter in piena continuità chiamando la Regione Toscana ad un’assunzione di responsabilità capace di dare al Chianti tutto, maggiore slancio, facendogli ritrovare quell’energia e solidità necessarie per le sfide che il prossimo futuro ci chiede di affrontare in maniera compatta”.