Gaiole, Misericordia riceve una donazione di 30mila euro dalla società San Polo in Rosso

La signora Claudia Canessa, tramite la sua società San Polo in Rosso srl, ha deciso di sostenere l’attività dell’associazione con una donazione ripetibile negli anni di 30mila euro da destinarsi esclusivamente agli stipendi dei dipendenti.

Di Redazione | 22 Marzo 2022 alle 17:30

Gaiole, Misericordia riceve una donazione di 30mila euro dalla società San Polo in Rosso

Per la Misericordia di Gaiole in Chianti arriva una generosa donazione dalla signora Claudia Canessa, che tramite la sua società San Polo in Rosso srl ha deciso di sostenere l’attività dell’associazione con una donazione ripetibile negli anni di 30mila euro da destinarsi esclusivamente agli stipendi dei dipendenti.

“Ringraziamo di cuore la signora Canessa per questo importante gesto di solidarietà. – afferma Paolo Rappuoli, Governatore della Misericordia di Gaiole in Chianti – Il volontariato è profondamente cambiato e si assiste giornalmente ad una riduzione dello stimolo a donarsi al prossimo, in un contesto che, invece, ha sempre più bisogno dei volontari e del supporto sociale. La popolazione invecchia e le richieste di aiuto aumentano mentre le risorse umane sono sempre meno. Occorre continuare a cercare di coinvolgere nuove persone e là dove non arriviamo con i volontari abbiamo dovuto prevedere dei dipendenti per continuare a mantenere il nostro territorio sempre sicuro e per garantire una serie di servizi che sono indispensabili per la comunità. In quest’ottica la donazione della signora Claudia ci consente di fare un primo importante passo verso una gestione più strutturata: abbiamo assunto una persona part time per la segreteria (la burocrazia non consente più di amministrare l’associazione con il solo lavoro volontario) e stiamo cercando persone con la qualifica di soccorritore di primo o secondo livello da dedicare ai servizi.”

“Sia ben chiaro – prosegue Paolo Rappuoli – la Misericordia non cambia pelle, rimane sempre legata agli stessi principi di solidarietà e altruismo. Il dipendente non è un privilegiato bensì una figura, possibilmente del territorio, che deve integrarsi con i volontari ed alleggerire anche il loro compito che, come ho già detto, è oggetto di sempre più pressanti richieste. Il tutto con l’obbiettivo di essere sempre presenti lì dove c’è bisogno.”

“Ringrazio la signora Claudia – conclude Rappuoli – che con questo gesto conferma il suo attaccamento al territorio e il desiderio di vivere in un luogo più sicuro e più attento ai bisogni delle persone.  Questo ci è stato di stimolo per entrare in contatto con altre aziende ben disposte ad affrontare al nostro fianco questa nuova sfida”.



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