Domenica 22 dicembre 2024, alle 16,30 negli spazi della galleria d’arte contemporanea Galleria Continua a San Gimignano, la Compagnia Giardino Chiuso presenta in prima regionale lo spettacolo di teatro danza per bambini e ragazzi ‘Biancaneve – I Studio’. Ingresso gratuito. Inserito nella rassegna Accade d’Inverno del Comune di San Gimignano. Con l’interpretazione – voce off – di Carla Tatò, Premio Ubu alla carriera 2024.
Andato in scena in prima nazionale al Teatro Akropolis di Genova nella rassegna Extra. In dialogo con le opere di Sabrina Mezzaqui presenti in Galleria Continua. Tratto da ‘Biancaneve’ dei Fratelli Grimm. Nuova produzione Giardino Chiuso 2024. Regia Tuccio Guicciardini. Coreografia Patrizia de Bari. Con Patrizia de Bari, Laudomia Delli Guicciardini. Video scenari Andrea Montagnani. Con il sostegno di Regione Toscana, Comune di San Gimignano_Assessorato alla Cultura. Durata 50’ minuti
La compagnia Giardino Chiuso propone l’adattamento scenico della famosa fiaba “Biancaneve” nella versione dei Fratelli Grimm, cercando di mantenerne intatta la morale e il percorso narrativo. Biancaneve è il secondo lavoro tratto dalla raccolta Le fiabe del focolare dei F.lli Grimm, dopo lo spettacolo Cappuccetto Rosso, con l’intenzione di completare una trilogia.
Il testo originale, di cui la prima versione risale al 1812, ha subito nel tempo molte modifiche, edulcorandolo e rendendolo più attuale. La fiaba originale tratta invece argomenti inquietanti con risvolti psicologici legati al conflitto madre-figlia e al passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Addirittura nella prima versione, rispetto a quella più nota poi tramandata fino ai giorni nostri del 1857, la matrigna antagonista di Biancaneve è addirittura la madre, che nutre un sentimento di invidia nei confronti della figlia così grande da desiderarne la morte. La fanciulla riceve un dono, quello della bellezza, attraverso la quale poi riuscirà a trovare la sua indipendenza e la sua salvezza. Ma anche il dono della grazia può contenere il suo contrario. Nella messa in scena prevalgono i toni bianchi e neri con un solo colore predominante: il rosso. Simbolo di energia, amore, fuoco, potere e sensualità, elementi ben presenti nella fiaba. L’interpretazione di Carla Tatò ne evidenzia gli aspetti sia crudi che nostalgici, con alcuni inserti in lingua tedesca che sottolineano l’origine nordica del racconto. Lo spettacolo indaga i molteplici aspetti del testo attraverso i vari linguaggi della parola, movimento e video, elementi che definiscono la cifra stilistica della compagnia da molti anni, restituendo una narrazione fantastica e fiabesca aprendo all’immaginazione e all’interpretazione.