Si terrà nei mesi di settembre e ottobre la quinta edizione di “Ghiaccio fragile”, il corso di formazione nazionale che vede tra gli organizzatori il dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena, con la collaborazione e il patrocinio di numerosi e importanti partner. L’iniziativa, che avrà una durata complessiva di 27 ore, sarà suddivisa in sei lezioni che si svolgeranno in modalità telematica sulla piattaforma Google Meet alle quali si aggiungerà un tirocinio sul campo a Courmayeur. Il corso è rivolto agli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado con l’obiettivo di fornire le adeguate conoscenze e gli opportuni aggiornamenti sulle questioni che riguardano i cambiamenti climatici.
“Ghiaccio fragile – spiega il professor Franco Maria Talarico, uno dei direttori del corso – è un progetto che nasce da un dottorato di ricerca in didattica ambientale che ha evidenziato i limiti esistenti nella normativa scolastica, ma anche nei libri di testo, in materia di cambiamenti climatici”.
Il ciclo di lezioni servirà a colmare il gap con l’informazione e l’aggiornamento sui problemi relativi al cambiamento del clima attraverso una formazione più mirata alle realtà locali ma anche a stimolare nuovi approcci didattici al fine di sensibilizzare gli alunni in merito a queste tematiche. A tal fine, nel corso verranno