Giallo in vista delle elezioni del rettore
Si conoscerà domani il nome del nuovo rettore dell’Università di Siena: dopo la rinuncia di Alessandro Rossi, restano in lizza Francesco Frati e Felice Petraglia. Ma le elezioni si potrebbero tingere di giallo. In una mail fatta circolare in giornata, infatti, l’unità sindacale di base parla di “Uno vale uno… domani!”, in riferimento alle regole per le votazioni. Lo Statuto dell’Università, all’articolo 27 recita infatti che “l’elettorato attivo, definito con riferimento alla data di indizione delle elezioni, spetta: a) a tutti i docenti di ruolo e fuori ruolo dell’Ateneo; b) a tutti gli studenti eletti nei Consigli di Dipartimento; c) al personale tecnico e amministrativo in servizio a tempo indeterminato, i cui voti individuali sono ponderati in maniera tale che il peso complessivo degli aventi diritto sia pari al 12% dei docenti aventi diritto di voto ai sensi della lettera a)”. “A nostro avviso – scrivono i sindacati – il personale tecnico e amministrativo ad una lettura del successivo comma 4, potrà votare in modo ponderato, ma verrà conteggiato come votante, uno vale uno, in stile Rivoluzione Francese”. Il comma recita: “Nella prima votazione risulta eletto il candidato che ottiene un numero di voti pari almeno alla maggioranza assoluta degli aventi diritto. In caso di mancata elezione, nella seconda votazione risulta eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei votanti. In caso di ulteriore mancata elezione, si procede al ballottaggio fra i due candidati che nella seconda votazione abbiano riportato il maggior numero di voti. È eletto chi riporta il maggior numero di voti”. “Come votanti – scrivono ancora i sindacati – si intendono le persone fisiche che vanno a votare, quindi non ponderabili. Il regolamento elettorale, all’articolo 34, comma 4 non cambia la questione riportandola sempre alla maggioranza assoluta dei votanti. L’articolo 34 recita infatti: “4. In caso di mancata elezione, nella seconda votazione risulta eletto il candidato che ottiene un numero di voti pari alla maggioranza assoluta dei votanti”. “Quindi domani – continuano – sarà scelta nostra come personale contrattualizzato far pesare tutto il nostro ruolo. Per cui ponderiamo bene i programmi, perché conteremo uno per l’elezione del Rettore. Potete ponderare i nostri voti non potete ponderare i votanti”.
E’ un’interpretazione oppure domani davvero il voto di un tecnico amministrativo varrà “uno” e non un dodicesimo e quindi sarà conteggiato come tale, in pratica come quello dei docenti? Lo vedremo. Di certo la cosa potrebbe sconvolgere e non poco le elezioni, perchè il personale tecnico amministrativo è di circa mille unità e quindi il voto peserebbe enormemente sull’esito finale.