Morire perché non si sopporta l’onta dei social, perché la reputazione viene meno, perché tutti sanno in tempo reale qualcosa del tuo intimo. E’ il risvolto negativo della vita sui social che ferisce soprattutto gli adolescenti che attraversano una momento della vita fatto di immagine e sofferenza. Nella giornata internazionale contro il cyberbullismo, la sala Italo Calvino del Santa Maria della Scala, si è riempita di studenti delle scuole superiori. Una mattinata di relazioni dal vivo con chi con i social ci lavora e con gli psicologi della Asl. Spunto di dibattito il documentario “Imperfect – I’m Perfect” di Azzurra Digiovanni. “Un doc di 5 episodi, dove si spiegano 5 difetti fisici, ho sofferto di acne per dieci anni e ho pensato di normalizzare le mie imperfezioni” spiega.
Una giornata divertente per gli studenti e importante per la loro crescita. “Il bullismo si scatena di più sull’online che negli ambienti scolastici – nota Luca Pianigiani direttore Pscicologia Asl Tse – le azioni possono essere tremende per noi è difficile intervenire, dobbiamo fare squadra per combattere questi fenomeni”.