Giornata Internazionale Dislessia: "Necessario individuare precocemente il disturbo"

Le individuazioni tardive del disturbo sono la vera sfida da vincere

Di Redazione | 8 Ottobre 2024 alle 15:04

La dislessia è uno dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e oggi, 8 ottobre, viene ricordata in tutto il mondo per sensibilizzare la popolazione su un fenomeno diffuso che si manifesta, inizialmente, nei primi anni di scuola, ma che troppo spesso viene sottovalutato e trascinato nel tempo con conseguenze molto serie.

In occasione di questa settimana il Centro Dedalo di Siena ha attivato degli screening per fare una diagnosi e per un conseguente trattamento per compensare il disturbo. La dislessia e gli altri DSA, come disortografia, discalculia, disgrafia sono presenti in circa il 3-5% della popolazione italiana, per questo resta fondamentale identificare precocemente.

“Nonostante siano passati ben 14 anni dalla legge 170/2010 che tutela i disturbi specifici dell’apprendimento nel mondo della scuola. In realtà c’è ancora sempre molto da fare – spiega Valentina Campanella, la responsabile del Centro Dedalo -. Tanti ragazzi e tante famiglie, che incontriamo al centro, ricevono diagnosi tardive. Rispetto a dieci anni fa si identifica molto di più. Questo è un dato di fatto, però la cosa che riscontriamo è che c’è sempre un 15% identificato nella scuola secondaria di secondo grado, che è un dato estremamente importante rispetto a un 3-4% nella scuola primaria. E questo ovviamente a noi tecnici e operatori del settore, ci riserva a porre assolutamente attenzione a questi momenti, soprattutto ai tempi scolastici e all’importanza di individuare precocemente”.

I rimedi ci sono ma troppo spesso si intraprende un percorso di trattamento in età non più infantile e le difficoltà per il bambino e ragazzo anno dopo anno diventano sempre maggiori. Spesso capita agli insegnanti e ai genitori capire quali sono i segnali da tenere sott’occhio che tendenzialmente sono legati alle competenze come lettura, calcolo e scrittura.

“I rimedi ci sono – prosegue Valentina Campanella -. Innanzitutto bisognerebbe partire dall’identificazione. Noi al centro Dedalo questa settimana abbiamo dato ampio spazio agli screening proprio perché qualsiasi dubbio deve essere ben identificato fin da subito. I segnali sono di svariato tipo, possono essere a livello comportamentale perché sono ragazzini che molto spesso hanno associato insieme a una DHD, quindi delle difficoltà a livello attentivo: in particolar modo a livello dei compiti scolastici, come le capacità di lettura, errori ortografici frequenti, difficoltà nelle tabelline e nel processamento del calcolo. Un apprendimento estremamente più lento, associato molto spesso a delle difficoltà esecutive. Quindi a difficoltà anche di attenzione e di memoria nel trattenere le informazioni che la scuola tutti i giorni fornisce”.



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