17 gennaio giornata mondiale della pizza. Icona del made in Italy nel mondo la pizza ha una storia millenaria, per certi versi travagliata, ma che deve il suo successo dall’apprezzamento oltreconfine prima che in Italia. Come spesso accade nel Belpaese per scoprire i tesori, anche enogastronomici, serve un aiuto dall’esterno, o per meglio dire dall’estero. Ma le curiosità legate all’etimologia e alla storia della pizza sono frutto di una ricerca nata all’Università per Stranieri di Siena grazie all’assegnista e cultrice di storia della lingua italiana Monica Alba per un progetto realizzato con il Ministero degli Affari Esteri.
“Le prime tracce della parola ci riconducono al 966 d.C. nell’area di Napoli però riguarda una preparazione che è molto diversa da quella che oggi noi conosciamo – spiega Monica Alba -. I primi riferimenti si hanno a schiacciate, focacce, a delle torte sia dolci che salate. Per attendere la pizza oggi comune dobbiamo attendere l’800 e in questa nuova versione la pizza nasce a Napoli però come un cibo di strada tanto che non viene apprezzata dagli italiani, almeno inizialmente. Una volta portata all’estero dai nostri emigrati ha avuto una maggiore affermazione prima oltreconfine e poi in Italia. La fortuna definitiva della pizza in Italia avviene intorno al 1899 cioè quando nasce la Margherita. Proprio perché la pizza ha avuto un successo prima all’estero e poi in Italia si parla oggi di “effetto pizza” per ogni fenomeno socioculturale con una storia simile”
Ma nella sua storia secolare la pizza è stata anche un dolce …
“All’interno del ricettario più importante della storia italiana – sottolinea Monica Alba -, cioè quello composto da Pellegrino Artusi nel 1891, la pizza è un dolce. Un dolce di pasta frolla e crema non perché Artusi avesse sbagliato la ricetta ma perché circolava con questo nome anche un altro tipo di pietanza che era maggiormente diffusa nella cucina borghese italiana”.