Giornata mondiale della radio: fa festa Radio Siena, che dal 1976 accompagna la vita dei senesi

Per la giornata mondiale delle radio festeggia anche Radio Siena. L'analisi di Maurizio Boldrini: "Radio sempre decisive e capaci di reinventarsi, saranno sempre più essenziali"

Di Simona Sassetti | 13 Febbraio 2024 alle 18:26

Una storia che inizia nel 1976, quella di Radio Siena, l’emittente che da diversi decenni accompagna la vita dei senesi con le selezioni musicali nuove e storiche, con l’intrattenimento leggero, l’informazione, la cronaca e l’approfondimento sportivo.

Oggi anche per Radio Siena è un giorno di festa, un giorno che unisce tutte le radio del mondo, che da quando suona alla sveglia fino all’ora della buona notte ci fanno ballare e cantare a squarciagola le nostre canzoni preferite, ci fanno ridere, riflettere, ci informano e ci uniscono . Una storia, quella della radio, che inizia ben prima degli anni 70, gli anni del boom delle radio libere. La prima trasmissione radiofonica della storia è, infatti andata in onda il 13 febbraio del 1946.

Da quel giorno la radio ne ha fatta di strada e ha resistito a tutto, all’avvento della televisione, del web, e delle app di musica in streaming, come ha ribadito il docente e giornalista Maurizio Boldrini. “La radio è stata decisiva, fin da quando nacque nel 1924 – ricorda – ogni volta è stata data per morta, all’avvento della tv e della rete, e invece, come spiega Erico Menduni, il più grande studioso di radio in Italia, la battaglia tra oralità e immagini non è mai venuta meno. Si torna sempre a usare la radio, che ha una storia destinata a crescere a inventa sempre nuove forme, penso al podcast. Appiattendosi la capacità di scrivere delle nuove generazioni, la radio sarà sempre più essenziale”.

 

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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