Giornata Mondiale dell’Acqua, anche Siena celebra il suo bene più prezioso

Evento che si è svolto a Palazzo Pubblico, aperto agli studenti senesi, dal titolo “Dalla Diana al Vivo. Siena e l’acqua: un fiume di vita lungo secoli”, organizzato da Comune di Siena e Acquedotto del Fiora

Di Redazione | 22 Marzo 2025 alle 15:30

La Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo è stata istituita nel 2012 dall’ONU. in tutto il mondo oggi si celebra universalmente il bene vitale più prezioso per l’umanità. Una delle battaglie di Siena, grande città dal Medioevo, è sempre stata quella per l’approvvigionamento idrico. Legato a questa esigenza è anche uno dei motivi per cui si decise, agli inizi del Trecento, di costruire Piazza del Campo a forma di conchiglia, in modo da raccogliere per tutto l’anno le acque piovane. Aldilà dei cenni storici questa mattina anche a Siena si è voluta celebrare l’acqua ed è stato fatto all’interno di Palazzo Pubblico con l’evento aperto agli studenti senesi dal titolo “Dalla Diana al Vivo. Siena e l’acqua: un fiume di vita lungo secoli”, organizzato da Comune di Siena e Acquedotto del Fiora.

“Tra passato e presente perché vogliamo consegnare non solo una responsabilità sull’uso dell’acqua che oggi abbiamo noi e che poi domani avranno questi ragazzi, ma l’idea anche di raccontare che cosa significa un collegamento, quello di Siena, che nei prossimi anni avrà tre triplici fonti – afferma il Presidente di ADF Roberto Renai -. Quella di Vivo d’Orcia, il serbatoio e cioè la sorgente del Luco e poi arriverà il Montedoglio”.
Un excursus tra passato e presente. Dalla leggenda del fiume sotterraneo segreto di Siena, La Diana, alla realtà della sorgente dell’Ermicciolo e dell’Acquedotto del Vivo d’Orcia che abbevera quotidianamente gran parte della provincia di Siena.

“L’Acquedotto del Fiora per noi è molto importante – spiega l’assessore alle Società Partecipate Enrico Tucci -. ‘L’acqua del sindaco’, tutti i toscani sanno cosa vuol dire. L’acqua è un bene prezioso, irrinunciabile. E abbiamo voluto celebrare questa giornata facendo vedere la nostra vicinanza. Il Fiora lavora molto bene in questo momento. In questo momento ci sono vicissitudini societarie. Siamo fiduciosi di risolvere le questioni aperto con i soci privati, insieme al Presidente Renai e a tutti i sindaci, facendo nuovi patti parasociali che ci mandino tranquilli fino alla scadenza della concessione del 2032.

Uno tra i protagonisti della mattinata è stato Romualdo Rossi, l’ultimo guardiano della sorgente Ermicciolo di Vivo d’Orcia, che attraverso la sua esperienza ha voluto lanciare dei messaggi sul rispetto di questa fonte di vita che va preservata e mai sprecata.

“Anche ora sono molto parsimonioso per l’acqua – racconta Romualdo Rossi – perché ho provato otto mesi di sete. Io ho fatto vent’anni il carbonaio e ho sofferto tanta, tanta sete. Quando nel 1960 mi fecero entrare a lavoro come Guardiano della sorgente, non me lo tolgo mai dal cuore e dalla mente: quando io sono entrato in questa Sorgente, ho visto questa grande sorgente di acqua, ho pensato ‘Mamma mia, ma questo è stato un miracolo’. Dopo aver sofferto tanta sete, mi trovo in questa sorgente, vedo tutta quest’acqua. Questo è stato un miracolo per me”.



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