Soffrire di patologie come anoressia, bulimia, disturbi del comportamento alimentare o da alimentazione incontrollata e cioè dei cosiddetti disturbi della nutrizione e dell’alimentazione succede a oltre 3 milioni di italiani, come registra il Ministero della Salute. Una malattia che tocca prevalentemente giovani donne ma negli ultimi anni, il disturbo sta dilagando anche nel mondo maschile. Il 15 marzo di ogni anno si celebra la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi disturbi e promuovere la prevenzione. Anche la Provincia di Siena non è indenne da questa grave forma di disturbo che purtroppo sta aumentando nelle fasce più giovani. Ma grazie ad importanti investimenti sulla prevenzione da parte del Ministero e della Regione Toscana la Asl Tse ha aumentato il livello dei servizi e ha intensificato la sua lotta al sommerso.
“Durante questi ultimi due anni abbiamo potuto usufruire di fondi del Ministero che poi sono stati gestiti da Regione Toscana, volti all’ampliamento azione dell’equipe per i disturbi alimentari all’interno della ASL – spiega Valentina Bruchi, direttrice rete clinica aziendale per i disturbi alimentari Asl Tse -. Questo ha fatto sì che sia stato possibile costruire sempre più degli interventi mirati grazie ai professionisti che appartengono alla rete. Nell’ultimo anno nella provincia di Siena abbiamo preso in carico circa 150 persone che soffrono di questo disturbo, che è un dato importante proprio perché questa equipe è riuscita comunque a far fronte a una fetta della popolazione molto grande, e pensiamo che un tempo questo tipo di disturbo lo vedevamo molto meno”.
La grande novità di questi ultimi mesi è la nascita della struttura della Asl Tse Casa Mora di Castiglione della Pescaia, che offre un servizio residenziale per le persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione 24 ore su 24.
“Grazie al lavoro della ASL – continua la Dottoressa Valentina Bruchi -, a novembre finalmente ha aperto la struttura Casa Mora che si trova a Castiglione della Pescaia. SI tratta di una struttura che fa sia il semi-residenziale, ovvero la parte del centro diurno dove le ragazze vanno a fare il pasto assistito e poi tornano alle loro attività, ma soprattutto la parte residenziale H24. Quindi la prospettiva futura è che si possa piano piano aumentare i servizi – l’augurio per il futuro della Direttrice Bruchi -, magari avere anche un livello semi-residenziale nella zona senese che attualmente manca, e che si possa avere ulteriori finanziamenti in modo strutturale per poter implementare sempre di più l’equipe”.